Ciao a tutti,
ultimamente sto proseguendo le mie ricerche sull'umorismo matematico e vi propongo questa storiella, sotto forma di enigma un po' laterale.
Il matematico pazzo
Un matematico divenne pazzo e credeva di essere l'operatore differenziale.
I suoi amici lo internarono in un ospedale psichiatrico nella speranza che guarisse presto...
Egli si aggirava tutto il giorno nell'ospedale terrorizzando gli altri pazienti. Li guardava fisso negli occhi e diceva: "Io ti derivo!"
Un giorno incontrò un nuovo paziente e gli disse "Io ti derivo!", ma l'espressione del paziente non cambiò. Il matematico, sorpreso, raccolse tutte le energie e ripetè "Io ti differenzio!" ma l'altro rimase impassibile.
Il matematico, esasperato urlò: "IO TI DERIVO, IO TI DERIVO!"
A questo punto, l'altro paziente lo guardò con calma e rispose: "Mi puoi derivare quante volte vuoi: io sono e^x."
E il matematico, con un sorriso sadico, disse...
Che cosa disse il matematico?
R:Il matematico pazzo
Moderatori: Gianfranco, Bruno
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Complimenti ad entrambi!
La prima risposta è:
"E io sono d/dy!"
Quindi Tino ha detto bene. Basta cambiare la variabile rispetto a cui si deriva e la derivata è 0.
Pasquale, anche la tua risposta è buona, nel senso che così il matematico è più buono in quanto non azzera ma lascia sopravvivere la x.
Infatti:
lnfatti log(e^x)=x(logaritmo neperiano)
Salute a tutti
Gianfranco
La prima risposta è:
"E io sono d/dy!"
Quindi Tino ha detto bene. Basta cambiare la variabile rispetto a cui si deriva e la derivata è 0.
Pasquale, anche la tua risposta è buona, nel senso che così il matematico è più buono in quanto non azzera ma lascia sopravvivere la x.
Infatti:
lnfatti log(e^x)=x(logaritmo neperiano)
Salute a tutti
Gianfranco
Fine recupero.
Dovrei avere fatto tutto giusto.
Arrivederci al prossimo recupero.
Dovrei avere fatto tutto giusto.
Arrivederci al prossimo recupero.
Lo scopo principale di una dichiarazione DATA è quello di dare dei nomi alle costanti; anziché inserire ogni volta 3.141592653589793 come valore di $\pi$, con una dichiarazione DATA si può assegnare tale valore alla variabile PI che può essere poi usata per indicare la costante. Ciò rende anche più semplice modificare il programma, qualora il valore di $\pi$ dovesse cambiare.
-Da un vecchio manuale FORTRAN della Xerox
-Da un vecchio manuale FORTRAN della Xerox