Tanto mi piacque questa discussione !
L'ellisse poi....mi ha dato da immaginare un ellissoide, in assenza di campi gravitazionali, ove un extraterrestre di piccolissime dimensioni decide di passare il tempo, spiccando un salto verso la parete elastica di tale astronave intergalattica, con iniziale partenza da uno dei fuochi......roba da psicanalisi...... che meriterebbe tuttavia uno dei meravigliosi disegni del nostro Bruno.
I sei quadrati.
Moderatori: Gianfranco, Bruno
Questo forum è una sezione del PORTALE DI BASE CINQUE
Re: I sei quadrati.
(Bruno)
...........................
Invisibile un vento
l'ha apena sfioragia
sospension d'un momento;
e la bola iridessente gera 'ndagia.
{Biagio Marin}
................................................................
Meglio soluzioni sbagliate che risposte esatte.
{Rudi Mathematici}
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Invisibile un vento
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Re: I sei quadrati.
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$\text { }$ciao ciao
E' la somma che fa il totale (Totò)
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E' la somma che fa il totale (Totò)
Re: I sei quadrati.
Brum brum brummm
Poscritto. Pasquale, l'extraterrestre ha dimensioni piccolissime, anche se non parrebbe: ho attivato sul fotogramma l'ingranditore telepatico all'acido aspartico
Poscritto. Pasquale, l'extraterrestre ha dimensioni piccolissime, anche se non parrebbe: ho attivato sul fotogramma l'ingranditore telepatico all'acido aspartico
(Bruno)
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sospension d'un momento;
e la bola iridessente gera 'ndagia.
{Biagio Marin}
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{Rudi Mathematici}
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Invisibile un vento
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Re: I sei quadrati.
complimenti Bruno bellissimo disegno
Re: I sei quadrati.
Grandissimo Bruno !!! Ero certo che non ci avresti delusi, conoscendo la tua vena artistica e la tua originalità interpretativa, come ad esempio quella relativa al fuoco di partenza ed alla traiettoria, le 6 braccia che richiamano i 6 quadrati e quant'altro, senza trascurare l'intero inimitabile quadro complessivo, fra cui la felicità dell'alieno nel saltare da un fuoco all'altro,probabilmente vita natural durante
Detto e fatto
Detto e fatto
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E' la somma che fa il totale (Totò)
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Re: I sei quadrati.
Aneddoto scolastico (oltre mezzo secolo fa).
La professoressa B. che turbava i miei ormoni adolescenziali con golfini traforati che non vi dico…, ci pose questo problema su cui ragionare.
Un Urbanista maniacale, in una società utopica, vuole costruire una città equa, in cui nessuno possa dire di abitare in una zona più centrale, più vicina ai servizi. In questa città si dà grande importanza all'ecologia (all'epoca la parola "ecologia" non esisteva, ma il concetto sì), per cui tutto il terreno possibile è a prato; le macchine sono proibite, e tutti si spostano in bici o a cavallo.
Gli edifici dei servizi (municipio, bazar, negozi, chiesa, cinema, palestra, ristoranti,...) sono tutti situati su un tratto di strada rettilineo.
Dove andranno costruite le abitazioni, per far sì che ogni abitante, per andare e tornare dal "centro" dopo essere andato in uno o più punti di servizio, debba fare un tragitto di lunghezza uguale?
Per settimane la classe fu impegnata in discussioni non solo geometriche , ma di educazione civica, sociologia, statistica, e altre amenità.
Infatti, una volta stabilita la forma ellittica , non era scontata la definizione dei fuochi. Se si fosse trattato di due punti-servizio, posti alle estremità di un segmento; e assumendo per definizione che ogni volta che uno va in centro deve recarsi in entrambi i siti, la soluzione è banale.
Ma se i punti-servizio sono n, e in media ogni cittadino si reca in m sedi, le cose si complicano.
Non ricordo i particolari, ma la mia soluzione preferita prevedeva, con un segmento centrale di lunghezza 100, di porre i fuochi in 25 e 75. E distribuire i siti più frequentemente visitati, nel tratto compreso tra essi.
La professoressa B. che turbava i miei ormoni adolescenziali con golfini traforati che non vi dico…, ci pose questo problema su cui ragionare.
Un Urbanista maniacale, in una società utopica, vuole costruire una città equa, in cui nessuno possa dire di abitare in una zona più centrale, più vicina ai servizi. In questa città si dà grande importanza all'ecologia (all'epoca la parola "ecologia" non esisteva, ma il concetto sì), per cui tutto il terreno possibile è a prato; le macchine sono proibite, e tutti si spostano in bici o a cavallo.
Gli edifici dei servizi (municipio, bazar, negozi, chiesa, cinema, palestra, ristoranti,...) sono tutti situati su un tratto di strada rettilineo.
Dove andranno costruite le abitazioni, per far sì che ogni abitante, per andare e tornare dal "centro" dopo essere andato in uno o più punti di servizio, debba fare un tragitto di lunghezza uguale?
Per settimane la classe fu impegnata in discussioni non solo geometriche , ma di educazione civica, sociologia, statistica, e altre amenità.
Infatti, una volta stabilita la forma ellittica , non era scontata la definizione dei fuochi. Se si fosse trattato di due punti-servizio, posti alle estremità di un segmento; e assumendo per definizione che ogni volta che uno va in centro deve recarsi in entrambi i siti, la soluzione è banale.
Ma se i punti-servizio sono n, e in media ogni cittadino si reca in m sedi, le cose si complicano.
Non ricordo i particolari, ma la mia soluzione preferita prevedeva, con un segmento centrale di lunghezza 100, di porre i fuochi in 25 e 75. E distribuire i siti più frequentemente visitati, nel tratto compreso tra essi.
Enrico