domanda x un consiglio (fisica)

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Ricciele
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domanda x un consiglio (fisica)

Messaggio da Ricciele »

Ciao a tutti.
Smaltita la sbronza del Festival, ecco che devo tornare alla dura realtà facendo la tesina di Fisica di cui senz'altro già vi ho parlato.
Nel momento in cui vi scrivo ho già messo insieme un 7-8 pagine per cui ho la coscienza pulita (anzi, mi dicono che devo riassumere!)
Vi domanderei se avete 5 min da dedicarmi, un consiglio.
Il compito che devo svolgere è esaminare un capitolo a scelta da un testo di fisica e cercare di mettere in risalto quegli aspetti che permettono interdisciplinarità con la matematica.
E spiego.
Il testo è l'Amaldi volume unico (ma già ve ne ho parlato, quello con la foto di sharon stone). E' per il biennio e quindi nel capitolo che ho scelto, quello sulla propagazione del calore, tra le varie formulette e la descrizione del funzionamento del calorimetro mi pare che quanto a matematica richiesta come prerequisiti non si vada oltre l'algebra del biennio. poi c'e' da conoscere cos'e' un riferimento cartesiano, un'unità di misura, il concetto di funzione.
Quel che volevo scrivere nella tesina è che facendo un esperimento tipo quello di locke con le misurazioni della temperatura dell'acqua in tre contenitori si può correlarsi ai seguenti argomenti:
-definizione di una funzione, grafico di una funzione, funzione crescente e decrescente
-la funzione esponenziale
-concetto di simmetria (infatti l'acqua che aumenta di temperatura fino a raggiungere la temperatura ambiente ha un grafico dell'andamento della temperatura simmetrico a quello dell'acqua che si raffredda);
E tutte queste cose sul libro non ci stanno.
Ma c'e' dell'altro? voglio dire, c'e' qualche concetto di matematica, a livello scolastico ovviamente, che può essere tirato fuori relativamente a questo argomento? insomma che dite, mi saro' dimenticata qualcosa?

infinito
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Messaggio da infinito »

Solo un'informazione che puoi rifiutare: secondo la mia esperienza il calorimetro “delle mescolanze” (quello “classico”, l'unico che generalmente si conosce) non funziona, nel senso che è del tutto inaffidabile (checché ne dicano i tecnici).
Quello ci Bunsen mi sembra molto più affidabile ... purtroppo l'ho sempre visto solo nei libri, ... e non l'ho trovato nemmeno nei cataloghi.




Non ho capito bene di quale esperimento parli (non conosco il nome “Locke”, anche perché sono molto ignorante in materia), ma mi sembra che tu non abbia parlato esplicitamente di un concetto davvero portante di tutta la fisica: la diretta proporzionalità.

Noi matematici in genere sottovalutiamo questo aspetto, ma capire che due grandezze sono direttamente proporzionali, e riuscire a “tarare” la lettura di una sull'altra, permettono, se se ne conosce una, di “conoscere” anche l'altra.

Un esempio davvero importante è quello della temperatura: se si misura in gradi centigradi non funziona “bene” nessuna formula, se si riesce a passare alla misura in Kelvin si trovano tutte quelle “contenute” in «PV=nRT», aoltre ad intuire il concetto di "zero assoluto".


Infine, non è per essere "cattivo", ma "ti cito" e ti chiedo se riconosci la citazione (mi aspettavo una risposta, ma rileggendo vedo ora che non l'avevi promesa...):
Ricciele ha scritto:Assolutamente no, anzi, è stato tutto molto interessante, mi riprometto di rileggere con più calma, grazie per il tuo approfonditissimo contributo.

Ricciele
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Messaggio da Ricciele »

infinito ha scritto:Noi matematici in genere sottovalutiamo questo aspetto, ma capire che due grandezze sono direttamente proporzionali, e riuscire a “tarare” la lettura di una sull'altra, permettono, se se ne conosce una, di “conoscere” anche l'altra.

Un esempio davvero importante è quello della temperatura: se si misura in gradi centigradi non funziona “bene” nessuna formula, se si riesce a passare alla misura in Kelvin si trovano tutte quelle “contenute” in «PV=nRT», aoltre ad intuire il concetto di "zero assoluto".
non ci avevo pensato per nulla! in effetti farei bene a sottolineare questa cosa.
grazie!
infinito ha scritto: Infine, non è per essere "cattivo", ma "ti cito" e ti chiedo se riconosci la citazione (mi aspettavo una risposta, ma rileggendo vedo ora che non l'avevi promesa...):
Ricciele ha scritto:Assolutamente no, anzi, è stato tutto molto interessante, mi riprometto di rileggere con più calma, grazie per il tuo approfonditissimo contributo.

Eh, lo so. Che posso dire, faccio ammenda: con tutte le cose che faccio in questi giorni è molto se ricordo come mi chiamo. Lo dovevo rileggere con più calma e non ci sono riuscita. :oops:

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