A cosa serve la matematica?
Inviato: dom nov 20, 2005 12:03 am
Dopo avervi subissato con le mie farneticazioni matematiche,volevo iniziare a parlare un po' del più e del meno e proporre questo argomento di discussione,per staccare dai problemi consueti.Dunque.
Parlando con amici della mia passione per i numeri,più volte sono stato guardato con sguardi che andavano dal "contento tu",passando per il "chissene frega",al "poverino,delira...";ma in effetti,a cosa serve la matematica?
Non si tratta di una semplice battaglia verbale:lanciandovi in speculazioni profonde,non vi siete mai chiesti "ma non farei meglio a uscire un pò e mollare 'ste str***ate"?
Da qualche tempo in storia stiamo analizzando l' "Apologia della storia" di Marc Bloch(solo per veri masochisti,é una palla colossale e illeggibile),che però si rivela davvero interessante nell'introduzione,dove l'autore cerca di spiegare perché la storia serve,cosa lo ha spinto a diventare storico e come si dovrebbe "fare" la storia.
Secondo voi,quindi,perché la matematica serve(é utile,divertente,"intellettualmente legittima,o altro),e se non serve,perché?
Badate:parlando di utilità non mi riferisco principalmente a quella pratica.Anche se é indubitabile che la matematica serva(per alcuni,chiaro)anche nella vita e nel lavoro(e poi bisogna intendere cosa si intende per matematica,se bisogna considerare anche le tabelline o la matematica va solo dagli integrali di funzione complessa in su),io sarei interessato sopratutto a capire perché piace:se siete su questo forum probabilmente la matematica vi interessa,e mi piacerebbe sapere cosa vi attira principalmente.Con "utilità" penso all'utilità che può avere studiare la storia:non per chi fa professione dello studio,ma per l'uomo comune,per il suo intelletto,per il suo divertimento(parlo dell'uomo comune,qui e solo qui non vorrei sentire situazioni personali)e forse anche per il suo spirito,la storia(la matematica) é di un qualche giovamento?Ripeto quanto ho già detto all'inizio:mai capitato di chiedervi se sia tempo speso bene?Io ogni giorno mi chiedo se non avrei fatto meglio a fare lo scientifico,a fregarmene di studiare greco e di tutte le menate che faccio a scuola.Certo,dopo un pò mi rendo conto che non é stata una cattiva scelta,ma il dubbio mi viene lo stesso(oddio,greco non lo studio lo stesso,ma questo é un altro discorso).Cosa vi ha spinti all'insano gesto?
Bisogna notare che,se fosse una bellissima astrazione,se servisse solo a sé stessa,come molti le rimproverano, sarebbe uno sciupio di tempo,intelligenza e risorse mostruoso,da proibire categoricamente.Io credo che il bello della matematica sia la sua essenza puramente speculativa e di immaginazione,come la filosofia(la frase che ho scelto come firma,di Knock, é davvero calzante,oltrechè bella):ma é indubbio che se servisse solo a passare il tempo faremmo meglio a fondare un forum sulla pesca d'altura o sullo scopone scientifico.Praticamente,a cosa serve?
Siccome la matematica é presente in piccola parte in ogni disciplina o quasi,immagino che un suo eventuale decadere potrebbe essere rovinoso per il nostro sviluppo e quindi per la nostra società.Ma qua dovremmo intenderci sul significato di matematica:chiaro che oggi ogni uomo é prima o poi tenuto a fare i conti con addizioni e moltiplicazioni,ed essendo la matematica l'arte di creare modelli,fondamentali in ogni disciplina, spesso ci si ritrova a dover conoscere bene una sua branca pur ignorandone quasi del tutto le restanti.Certo,la matematica ha permesso grandi progressi,specie in campo tecnologico,ma la congettura di Goldbach difficilmente segnerà molto la nostra società.La matematica é vastissima:é interamente utile?
Inoltre mi chiedo se non sia vero che la finalità della matematica,come poi si dice di molte altre scienze,non si sia già conclusa:le formule le abbiamo trovate,abbiamo scoperto l'essenza del calcolo,sbaracchiamo e cambiamo mestiere,é inutile cercare di trovare dell'altro,ora fisica,chimica ed ingegneria possono procedere da sole.La matematica é e deve essere scienza in formazione e sviluppo continui o finirà per esaurire ogni valore sensato?Non conosco scienze di un certo spessore che si siano esaurite,ma nulla vita che la matematica possa essere la prima a concludersi,avendo analizzato abbastanza il suo oggetto.Sappiamo già tutto?
E poi,tralasciandone anche l'utilità, resta da capire perché piace o é insopportabile.
La bellezza della matematica,la matematica divertente:personalmente,sono le ragioni che per prime mi hanno spinto ad interessarmi della scienza dei numeri.
Ma secondo voi come mai così tante persone trovano la matematica sgradevole come una visita dentistica?"E' arida,senza nessuna fantasia","é inutile","anche i computer,privi di intelligenza,possono risolvere i problemi,anche meglio dei matematici,mentre nessun programma scriverà mai un grande romanzo":di sicuro amici o parenti vi avranno detto frasi di questo tono.Come avete cercato di difendere questa passione?
Molti reputano che la matematica piaccia poco per il metodo di insegnamento e per la tendenza di molti a chiudersi in un linguaggio esoterico e sgradevole.Concordo su tutta la linea:le persone che sanno far piacere la matematica sono davvero poche ed é davvero diffusa la tendenza a usare caterve di simboli e linguaggio specialistico.Ma é solo questa la ragione di tanto odio,o c'é qualcosa di più?
Infine,spesso si dice che la matematica é il linguaggio di programmazione dell'universo,e certo la matematica salta fuori quasi ovunque.Ma zio Kurt(Gödel,intendo) dimostrò che la matematica non poteva essere un linguaggio eterno ed universale:il suo teorema di incompletezza mostra che in fondo lo studio matematico non può scoprire tutta la matematica, e quindi che non é poi così universale come si crede(Gödel era un logico e credeva nella logica,ma capiva che non era un sapere onnipotente).
Che il Primo Fattor si sia basato sui numeri spesso nella creazione é indubbio.Però a me viene in mente una stupenda vignetta di Quino:il paradiso,i cieli, i santi e al centro Dio,disegnato ovviamente come un gigante con una lunga barba bianca.Ha in mano un libro,con la scritta in copertina "Fisica generale".Due beati,due fisici in vita,si guardano sconfortati:perché Lui sta ridendo a crepapelle,leggendo le scemenze che la fisica teorica prende come realtà divine.E' solo una vignetta,ma certo fa pensare.Io credo nella fisica,sì,ma se fosse così?Forse,chissà...Forse siamo più che altro noi a vedere tutte queste "leggi",forse abbiamo sbagliato alla radice.
Aspetto intensa partecipazione.Ma prima una precisazione:la prima cosa che ho imparato in filosofia é che una tesi ha valore se si sa sostenerla,e quindi vi chiedo di argomentare le risposte(in soldoni,non scrivete "é così,e chi non é d'accordo é un mezzo scemo"),o questo topic diventerà una rissa verbale.
Ah,dimenticavo:in collaborazione con questo topic c'é un sondaggio un po' stupidotto e che non c'entra ma che volevo farvi,mi raccomando rispondete
Bon,io vado a nanna,mi raccomando scrivete.
Parlando con amici della mia passione per i numeri,più volte sono stato guardato con sguardi che andavano dal "contento tu",passando per il "chissene frega",al "poverino,delira...";ma in effetti,a cosa serve la matematica?
Non si tratta di una semplice battaglia verbale:lanciandovi in speculazioni profonde,non vi siete mai chiesti "ma non farei meglio a uscire un pò e mollare 'ste str***ate"?
Da qualche tempo in storia stiamo analizzando l' "Apologia della storia" di Marc Bloch(solo per veri masochisti,é una palla colossale e illeggibile),che però si rivela davvero interessante nell'introduzione,dove l'autore cerca di spiegare perché la storia serve,cosa lo ha spinto a diventare storico e come si dovrebbe "fare" la storia.
Secondo voi,quindi,perché la matematica serve(é utile,divertente,"intellettualmente legittima,o altro),e se non serve,perché?
Badate:parlando di utilità non mi riferisco principalmente a quella pratica.Anche se é indubitabile che la matematica serva(per alcuni,chiaro)anche nella vita e nel lavoro(e poi bisogna intendere cosa si intende per matematica,se bisogna considerare anche le tabelline o la matematica va solo dagli integrali di funzione complessa in su),io sarei interessato sopratutto a capire perché piace:se siete su questo forum probabilmente la matematica vi interessa,e mi piacerebbe sapere cosa vi attira principalmente.Con "utilità" penso all'utilità che può avere studiare la storia:non per chi fa professione dello studio,ma per l'uomo comune,per il suo intelletto,per il suo divertimento(parlo dell'uomo comune,qui e solo qui non vorrei sentire situazioni personali)e forse anche per il suo spirito,la storia(la matematica) é di un qualche giovamento?Ripeto quanto ho già detto all'inizio:mai capitato di chiedervi se sia tempo speso bene?Io ogni giorno mi chiedo se non avrei fatto meglio a fare lo scientifico,a fregarmene di studiare greco e di tutte le menate che faccio a scuola.Certo,dopo un pò mi rendo conto che non é stata una cattiva scelta,ma il dubbio mi viene lo stesso(oddio,greco non lo studio lo stesso,ma questo é un altro discorso).Cosa vi ha spinti all'insano gesto?
Bisogna notare che,se fosse una bellissima astrazione,se servisse solo a sé stessa,come molti le rimproverano, sarebbe uno sciupio di tempo,intelligenza e risorse mostruoso,da proibire categoricamente.Io credo che il bello della matematica sia la sua essenza puramente speculativa e di immaginazione,come la filosofia(la frase che ho scelto come firma,di Knock, é davvero calzante,oltrechè bella):ma é indubbio che se servisse solo a passare il tempo faremmo meglio a fondare un forum sulla pesca d'altura o sullo scopone scientifico.Praticamente,a cosa serve?
Siccome la matematica é presente in piccola parte in ogni disciplina o quasi,immagino che un suo eventuale decadere potrebbe essere rovinoso per il nostro sviluppo e quindi per la nostra società.Ma qua dovremmo intenderci sul significato di matematica:chiaro che oggi ogni uomo é prima o poi tenuto a fare i conti con addizioni e moltiplicazioni,ed essendo la matematica l'arte di creare modelli,fondamentali in ogni disciplina, spesso ci si ritrova a dover conoscere bene una sua branca pur ignorandone quasi del tutto le restanti.Certo,la matematica ha permesso grandi progressi,specie in campo tecnologico,ma la congettura di Goldbach difficilmente segnerà molto la nostra società.La matematica é vastissima:é interamente utile?
Inoltre mi chiedo se non sia vero che la finalità della matematica,come poi si dice di molte altre scienze,non si sia già conclusa:le formule le abbiamo trovate,abbiamo scoperto l'essenza del calcolo,sbaracchiamo e cambiamo mestiere,é inutile cercare di trovare dell'altro,ora fisica,chimica ed ingegneria possono procedere da sole.La matematica é e deve essere scienza in formazione e sviluppo continui o finirà per esaurire ogni valore sensato?Non conosco scienze di un certo spessore che si siano esaurite,ma nulla vita che la matematica possa essere la prima a concludersi,avendo analizzato abbastanza il suo oggetto.Sappiamo già tutto?
E poi,tralasciandone anche l'utilità, resta da capire perché piace o é insopportabile.
La bellezza della matematica,la matematica divertente:personalmente,sono le ragioni che per prime mi hanno spinto ad interessarmi della scienza dei numeri.
Ma secondo voi come mai così tante persone trovano la matematica sgradevole come una visita dentistica?"E' arida,senza nessuna fantasia","é inutile","anche i computer,privi di intelligenza,possono risolvere i problemi,anche meglio dei matematici,mentre nessun programma scriverà mai un grande romanzo":di sicuro amici o parenti vi avranno detto frasi di questo tono.Come avete cercato di difendere questa passione?
Molti reputano che la matematica piaccia poco per il metodo di insegnamento e per la tendenza di molti a chiudersi in un linguaggio esoterico e sgradevole.Concordo su tutta la linea:le persone che sanno far piacere la matematica sono davvero poche ed é davvero diffusa la tendenza a usare caterve di simboli e linguaggio specialistico.Ma é solo questa la ragione di tanto odio,o c'é qualcosa di più?
Infine,spesso si dice che la matematica é il linguaggio di programmazione dell'universo,e certo la matematica salta fuori quasi ovunque.Ma zio Kurt(Gödel,intendo) dimostrò che la matematica non poteva essere un linguaggio eterno ed universale:il suo teorema di incompletezza mostra che in fondo lo studio matematico non può scoprire tutta la matematica, e quindi che non é poi così universale come si crede(Gödel era un logico e credeva nella logica,ma capiva che non era un sapere onnipotente).
Che il Primo Fattor si sia basato sui numeri spesso nella creazione é indubbio.Però a me viene in mente una stupenda vignetta di Quino:il paradiso,i cieli, i santi e al centro Dio,disegnato ovviamente come un gigante con una lunga barba bianca.Ha in mano un libro,con la scritta in copertina "Fisica generale".Due beati,due fisici in vita,si guardano sconfortati:perché Lui sta ridendo a crepapelle,leggendo le scemenze che la fisica teorica prende come realtà divine.E' solo una vignetta,ma certo fa pensare.Io credo nella fisica,sì,ma se fosse così?Forse,chissà...Forse siamo più che altro noi a vedere tutte queste "leggi",forse abbiamo sbagliato alla radice.
Aspetto intensa partecipazione.Ma prima una precisazione:la prima cosa che ho imparato in filosofia é che una tesi ha valore se si sa sostenerla,e quindi vi chiedo di argomentare le risposte(in soldoni,non scrivete "é così,e chi non é d'accordo é un mezzo scemo"),o questo topic diventerà una rissa verbale.
Ah,dimenticavo:in collaborazione con questo topic c'é un sondaggio un po' stupidotto e che non c'entra ma che volevo farvi,mi raccomando rispondete
Bon,io vado a nanna,mi raccomando scrivete.