migrazioni

Il forum di Base5, dove è possibile postare problemi, quiz, indovinelli, rompicapo, enigmi e quant'altro riguardi la matematica ricreativa e oltre.

Moderatori: Gianfranco, Bruno

Rispondi
Pasquale
Livello 12
Livello 12
Messaggi: 2854
Iscritto il: mer mag 25, 2005 2:14 am

migrazioni

Messaggio da Pasquale »

Per gli uccelli è tempo di migrazione ed in occasioni come questa è possibile notare in lontananza nuvolette scure che si spostano a scatti in ogni direzione: ti accorgi poi che le nuvolette sono composte da centinaia di uccelletti che volano vicinissimi fra loro ed all'unisono, come un tutt'uno.
Ma come fanno a non scontrarsi fra loro? Come fanno a sincronizzarsi?
A volte è possibile osservare lo stesso fenomeno, generato da nuvolette di moscerini.
Noi uomini non siamo in grado di ottenere risultati simili, nemmeno camminando, ma c'è stato un tempo in cui dal volo degli uccelli si traevano le "previsioni del tempo e del futuro".

Qualcuno ne sa di più?
_________________

$\text { }$ciao Immagine ciao
E' la somma che fa il totale (Totò)

bautz
Livello 5
Livello 5
Messaggi: 242
Iscritto il: lun set 25, 2006 4:48 pm

Messaggio da bautz »

Oltre agli uccelli aggiungerei anche i pesciolini che si muovono in grossi gruppi, anch'essi in sincrono.
Non ho la conoscenza scientifica dell'argomento, ma provo comunque a ipotizzare qualcosa.
Uccelli e pesci quando si spostano in gruppi lo fanno cercando il minor attrito possibile con l'aria (per utilizzare il minimo di energia indispensabile, soprattutto in viaggi lunghi come una migrazione).
Quindi in caso di una raffica improvvisa di vento si adattano ad esso, a mò di aquilone, e si lasciano scansare di quà o di là. Come se un istinto li spingesse ad inclinarsi in quel medesimo modo.
I cambiamenti repentini di direzione sono sempre dovuti a variazioni delle correnti, mai a scelte arbitrarie di direzione di un singolo o del gruppo.
Un pò come un gruppo di ciclisti appena partiti: se ne stanno tutti ammassati (molto più vicini degli uccelli) senza scontrarsi perchè seguono una "corrente" (stavolta visiva, la strada, e non tattile, la corrente). Si scontrano solo se uno decide di cambiare la propria posizione.
L'istinto li spinge a cercare la "corrente buona" che li spinga a destinazione, e fino a quando non la trovano o quando questa è disturbata subiscono quei caratteristici cambiamenti repentini di direzione.
Non credo abbiano "radar" o cose simili: quando infatti un gruppo di uccelli o di pesci incontra un pericolo e scappa, lo fa in modo disordinato, pure scontrandosi.
Lo si vede spesso nei documentari quando un sub esplora i fondali, o quando un cacciatore cannoneggia in uno stormo.
Sicuramente hanno la pelle (sotto alle piume o alle squame) molto più sensibile della nostra, che percepisce variazioni minime di pressione.
Per i moscerini credo sia divera la questione: il loro movimento sembra casuale, indipendente l'uno dall'altro. Si spostano si in gruppi come gli uccelli, ma non è mai un volo ordinato, sono quindi sciami e non stormi.
Una volta avevo trovato un link che analizzava il volo dei moscerini e in generale degli insetti che si muovono in sciami. Se lo ritrovo lo metto.
la matematica è un opinione

Bruno
Livello 10
Livello 10
Messaggi: 2020
Iscritto il: lun nov 21, 2005 6:07 pm
Località: Bologna

Messaggio da Bruno »

...

La questione è proprio interessante e merita di essere approfondita :wink:
Bautz, spero che tu riesca a ritrovare qualche link.

(Bruno)
(Bruno)

...........................
Invisibile un vento
l'ha apena sfioragia
sospension d'un momento;
e la bola iridessente gera 'ndagia.
{Biagio Marin}
................................................................
Meglio soluzioni sbagliate che risposte esatte.
{Rudi Mathematici}

eugenio.amitrano
Livello 3
Livello 3
Messaggi: 59
Iscritto il: gio nov 09, 2006 7:37 am

Messaggio da eugenio.amitrano »

E' vero, e' un argomento molto interessante.
Ho fatto una ricerca su internet e non ho trovato molto.

Questo puo' essere un punto di partenza:
http://www.vialattea.net/esperti/php/ri ... p?num=2159

A presto,
Eugenio

Bruno
Livello 10
Livello 10
Messaggi: 2020
Iscritto il: lun nov 21, 2005 6:07 pm
Località: Bologna

Messaggio da Bruno »

Affascinante!
Grazie, Eugenio :wink:
(Bruno)

...........................
Invisibile un vento
l'ha apena sfioragia
sospension d'un momento;
e la bola iridessente gera 'ndagia.
{Biagio Marin}
................................................................
Meglio soluzioni sbagliate che risposte esatte.
{Rudi Mathematici}

Pasquale
Livello 12
Livello 12
Messaggi: 2854
Iscritto il: mer mag 25, 2005 2:14 am

Messaggio da Pasquale »

Notevole e chissà che anche l'esperto navigatore Peppe non possa apportare il suo contributo (Pè, mi sa che di recente sono stato di passaggio dalle parti tue).
_________________

$\text { }$ciao Immagine ciao
E' la somma che fa il totale (Totò)

infinito
Livello 5
Livello 5
Messaggi: 339
Iscritto il: mer mag 25, 2005 5:02 pm

Messaggio da infinito »

Quindi in caso di una raffica improvvisa di vento si adattano ad esso, a mò di aquilone, e si lasciano scansare di quà o di là. Come se un istinto li spingesse ad inclinarsi in quel medesimo modo.
I cambiamenti repentini di direzione sono sempre dovuti a variazioni delle correnti, mai a scelte arbitrarie di direzione di un singolo o del gruppo.
Non mi convince del tutto, perché io ho “sempre” ipotizzato che la formazione a V degli uccelli fosse dovuta al fatto che dove passa un uccello che “va veloce” si creino dei vortici, e che gli uccelli dietro si mettessero in una posizione in cui possano sfruttare tali vortici per prendervi una spinta sia di portanza che “in avanti” (diciamo “che possano essere frenati di meno”).
Se è così (cioè se tali posizioni sono localizzate con una certa precisione) si potrebbe pensare che i vari componenti di uno stormo dovrebbero avere una ben precisa posizione spaziale relativa, e non quelle che da terra (proiettate su una superficie piana) sembrano “caotiche”. Intendo che sembrerebbe che gli uccelli non cercassero “la posizione migliore”, ma “una posizione intermedia”, il che parrebbe decisamente più difficile da realizzare con l'interpretazione da te data.

Però non è nemmeno da escludersi che i concetti che ho espresso sulle motivazioni della formazione a V valgano solo per gli uccelli di una certa taglia, e per quelli più piccoli si abbiano altri tipi di vortice (si fa presente che dovrebbe essere diversa anche la velocità).

E comunque il tuo discorso potrebbe essere vero solo per la posizione “laterale” (come dire: «si sente quando altri a fianco uccelli si avvicinano perché i vortici ed i rumori (??) lo segnalano in maniera molto evidente»), mentre per allinearsi (senza toccarli) con quelli quelli davanti usano solo il mezzo visivo, e per quelli dietro ... ci pensano loro.

A questo si aggiungerebbe il fatto che se si seguono quelli davanti, che hanno distanze relative abbastanza costanti e non si avvicinano troppo, anche quelli dietro sono aiutati a non scontrarsi; cosa che risulterebbe falsa se quelli davanti tentano una fuga in direzioni diverse.

bautz
Livello 5
Livello 5
Messaggi: 242
Iscritto il: lun set 25, 2006 4:48 pm

Messaggio da bautz »

Bè, però tu parli della conformazione a V.
Io parlavo delle "nuvole" di uccelli, che si vedono soprattutto in questa stagione :D .
Solitamente la V è per i viaggi lunghi, ma credo dipenda anche dalla razza degli uccelli.
la matematica è un opinione

infinito
Livello 5
Livello 5
Messaggi: 339
Iscritto il: mer mag 25, 2005 5:02 pm

Messaggio da infinito »

Forse mi sono spiegato male
Intendo che le motivazioni "di aerodiamica" che mi fanno interpretare la V mi "farebbero" scartare lo stormo.

Pasquale
Livello 12
Livello 12
Messaggi: 2854
Iscritto il: mer mag 25, 2005 2:14 am

Messaggio da Pasquale »

Ciao Gaspero, piacere di rileggerti dopo tanto tempo.
La vostre argomentazioni appaiono interessanti e tuttavia, riferendomi alle mie osservazioni, mi sentirei di dire che mentre la formazione a V sembra quasi premeditata e motivata dalle eperienze di areodinamica acquisite dagli uccelli (trasmesse con lezioni in aula o tramite DNA?), nelle formazioni a nuvola, si ha l'impressione che ogni uccello sia legato rigidamente a quelli contigui: voglio dire che apparentemente, considerate la velocità di volo e quella del repentino cambiamento di rotta, che non avviene su un solo piano, non ci sarebbe il tempo di decidere la condotta di volo in base alle correnti, ai vuoti d'aria, ecc.
Per me resta una cosa misteriosa e affascinante.
L'uomo riesce a fare qualcosa di simile, molto alla lontana, con approfonditi studi ed esercitazioni, collegamenti, ordini impartiti e ricevuti ed altro (mi riferisco, ad esempio, alle manovre effettuate dalle frecce azzurre, che in fondo sono costituite da poche unità, che in linea di massima sono disposte tutte sullo stesso piano, o quasi).
Forse è più facile studiare e formulare ipotesi sulla formazione a V: non potrebbe derivare anche dalla necessità di conservare una certa visibilità?
Quando noi siamo in macchina, tendiamo a non restare perfettamente coperti ed allineati: l'istinto ci fa spostare leggermente a destra o a sinistra, rispetto a chi ci precede, per avere una visione più ampia della situazione.
In altri casi, come nelle corse di bicicletta, quando il gruppo si allunga, spesso vediamo delle file di ciclisti che assumono posizioni sfalsate (come una diagonale che taglia la strada), ma credo che siano dovute al ritardo con cui i ciclisti arretrati cercano di rimettersi a ruota di coloro che li precedono e che hanno cambiato repentinamente posizione e questo è il punto: se l'uomo vuole mantenere la sua posizione relativa rispetto ad un altro in un gruppo in movimento, non ci riesce se non con un ritardo, che comporta una modifica della formazione; nello stormo d'uccelli pare invece che tale ritardo non ci sia, o almeno questa è l'impressione.
_________________

$\text { }$ciao Immagine ciao
E' la somma che fa il totale (Totò)

Bruno
Livello 10
Livello 10
Messaggi: 2020
Iscritto il: lun nov 21, 2005 6:07 pm
Località: Bologna

Messaggio da Bruno »

...e l'argomento è così interessante
che anche chi studia i nostri sistemi
socio-economici si è messo a guardare
con attenzione il volo degli uccelli :arrow:

(Bruno)
(Bruno)

...........................
Invisibile un vento
l'ha apena sfioragia
sospension d'un momento;
e la bola iridessente gera 'ndagia.
{Biagio Marin}
................................................................
Meglio soluzioni sbagliate che risposte esatte.
{Rudi Mathematici}

peppe
Livello 7
Livello 7
Messaggi: 906
Iscritto il: gio mag 26, 2005 2:41 pm
Località: Cirò Marina KR

Messaggio da peppe »

...chi studia i nostri sistemi
socio-economici si è messo a guardare
con attenzione il volo degli uccelli ...
E ci sono matematici che studiano ...
Come si arrampicano i rampicanti.

Attrito e raggio di curvatura del supporto gli elementi determinanti.

Perché la maggioranza delle piante rampicanti si arrampica lungo una sottile canna, ma non attorno al tronco di un albero?
La questione è stata affrontata e risolta da due matematici:
uno francese, Sébastien Neukirch dell’Università Pierre et Marie Curie di Parigi, e uno statunitense, Alain Goriely dell’Università dell'Arizona a Tucson, che hanno pubblicato i risultati del loro studio sull’ultimo numero delle Physical Review Letters.
I due ricercatori sono stati in grado di calcolare la posizione dei viticci, scoprendo che la loro curvatura naturale ha un ruolo cruciale nel determinare il raggio dei supporti su cui si possono arrampicare. Nel caso questi siano relativamente sottili, l’apice si sviluppa a stretto contatto con la superficie, ossia l’angolo fra l’apice del viticcio e la tangente al supporto è quasi zero. Nel caso di supporti un poco più spessi, l’apice deve arrotolarsi lungo la superficie del supporto per mantenere l’adesione, così l’angolo aumenta. Quando il raggio di curvatura del supporto supera di almeno 3,3 volte la curvatura naturale del viticcio, l’angolo aumenta talmente che l’apice, in genere, si avvolge su se stesso, impedendo al viticcio la presa necessaria alla salita. Solo nel caso in cui l’attrito fra viticcio e supporto sia estremamente elevato, la pianta è in grado di affrontare raggi di curvatura superiore, arrivando perfino a poter affrontare pali, o tronchi, con raggio di curvatura pari a otto volte quello naturale del viticcio.

Notiziario Le Scienze del 15.11.2006

http://www.lescienze.it/index.html

Speriamo che i due cevelloni alzino gli occhi al cielo, mentre uno stormo di tordi volteggia per aria. Chissà...
Peppe

infinito
Livello 5
Livello 5
Messaggi: 339
Iscritto il: mer mag 25, 2005 5:02 pm

Messaggio da infinito »

Pasquale ha scritto:Ciao Gaspero, piacere di rileggerti dopo tanto tempo.
La vostre argomentazioni appaiono interessanti e tuttavia, riferendomi alle mie osservazioni, mi sentirei di dire che mentre la formazione a V sembra quasi premeditata e motivata dalle eperienze di areodinamica acquisite dagli uccelli (trasmesse con lezioni in aula o tramite DNA?), nelle formazioni a nuvola, si ha l'impressione che ogni uccello sia legato rigidamente a quelli contigui: voglio dire che apparentemente, considerate la velocità di volo e quella del repentino cambiamento di rotta, che non avviene su un solo piano, non ci sarebbe il tempo di decidere la condotta di volo in base alle correnti, ai vuoti d'aria, ecc.
Ciao Pasquale, ti ringrazio del saluto (e del "vecchio" invito a ritornare).

Credo di aver capito cosa intendi e concordo, tanto più che non mi sembra in contrasto con quello che ho scritto sopra, anzi:
E comunque il tuo discorso potrebbe essere vero solo per la posizione “laterale” (come dire: «si sente quando altri a fianco uccelli si avvicinano perché i vortici ed i rumori (??) lo segnalano in maniera molto evidente»), mentre per allinearsi (senza toccarli) con quelli quelli davanti usano solo il mezzo visivo, e per quelli dietro ... ci pensano loro.
Credo che il mio discorso sia stato un po' caotico, ma il senso era: «non mi pare che gli uccelli di uno stormo tengano la posizione aerdinamicamente migliore, ma solo una posizione "costante", come se lo stormo fosse quasi un "corpo rigido"»
Anzi, rileggendo quello che ho scritto mi chiedo perché non lo abbia scritto così sopra, che mi sembra enoememente più chiaro.

Cio, Gaspero.

Pasquale
Livello 12
Livello 12
Messaggi: 2854
Iscritto il: mer mag 25, 2005 2:14 am

Messaggio da Pasquale »

Si Gaspero, non volevo elevare alcun appunto, ma soltanto aggiungere qualcosa a quello che avevo già detto e meglio spiegare quello che intendevo.
Per il resto, come sai, la tua assenza mi dava la sensazione che mancasse qualcosa: sarà perché c'eri quando a suo tempo sono entrato nel forum.
D'altra parte mi farebbe piacere vedere anche il ritorno di tanti altri ex frequentatori, ma è evidente che ognuno ha da fare le sue cose, come mi accade da qualche tempo (ho un impegno da portare a compimento, che mi richiede molto tempo).
_________________

$\text { }$ciao Immagine ciao
E' la somma che fa il totale (Totò)

Bruno
Livello 10
Livello 10
Messaggi: 2020
Iscritto il: lun nov 21, 2005 6:07 pm
Località: Bologna

Messaggio da Bruno »

Pasquale ha scritto:Si Gaspero, non volevo elevare alcun appunto, ma soltanto aggiungere qualcosa a quello che avevo già detto e meglio spiegare quello che intendevo.
Per il resto, come sai, la tua assenza mi dava la sensazione che mancasse qualcosa: sarà perché c'eri quando a suo tempo sono entrato nel forum.
D'altra parte mi farebbe piacere vedere anche il ritorno di tanti altri ex frequentatori, ma è evidente che ognuno ha da fare le sue cose, come mi accade da qualche tempo (ho un impegno da portare a compimento, che mi richiede molto tempo).
Anche a me piacerebbe rivedere altri frequentatori
del passato, però son già contento di rileggere un
po' più spesso te, Pasquale:
sarà perché c'eri quando a suo tempo sono entrato nel forum
:D


Bruno
(Bruno)

...........................
Invisibile un vento
l'ha apena sfioragia
sospension d'un momento;
e la bola iridessente gera 'ndagia.
{Biagio Marin}
................................................................
Meglio soluzioni sbagliate che risposte esatte.
{Rudi Mathematici}

Rispondi