i pacchi

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Daniela
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i pacchi

Messaggio da Daniela »

santo cielo, ho di nuovo visto il programma aberrante, non so se e' una puntata media o se ne ho beccata una "particolare", comunque a quanto pare c'e' anche un matematico (aaarrrghhhh) che dice fregnacce senza senso quali calcolare l'espettazione (ma come si fa a parlare di aspettazione quando nella scommessa uno dei due vince sempre; mentre l'altro sa cosa c'e' nei pacchi??? Mah spiegatemelo voi....)

Pasquale
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Messaggio da Pasquale »

A quello! Ho sentito che parla di un'aspettativa media: somma i premi buoni e divide il risultato per il numero di premi ancora in gioco. Il risultato lo definisce aspettativa media, da utilizzare come valore di riferimento, circa la convenienza di accettare o meno l'offerta dell'Infame (suggerisce di non accettare somme minori).
L'altro giorno, mi pare ieri, essendo rimasti in gioco un premio da 10.000 e 4 da niente, ha fatto 10000:5=2000 e quindi di non accettare l'offerta già avanzata da 1000.
In sostanza distribuisce i valori delle scatole sulle probabilità, per valutare la congruità dell'offerta: il concorrente ha scarsa probabilità di vincere e quindi qualsiasi offerta potrebbe andare bene, ma siccome una certa probabilità a suo favore ce l'ha, se il cosiddetto Infame non offre niente, lui suggerisce di tentare il colpo, dal momento che ci si rimetterebbe poco rispetto ad un possibile più alto vantaggio.
Adesso, dico io che è comunque una questione di valutazione soggettiva, perché ognuno attribuisce al danaro valore diverso, per cui il concorrente che aveva scarse probabilità di vincere il premio buono, avendo seguito il consiglio, non ha preso niente, in caso contrario avrebbe vinto 1000 euro.
Se per il concorrente 1000 euro non sono niente, ha fatto bene, ma siccome se n'è andato col muso lungo, allora vuol dire che ha sbagliato.

D'altra parte ci sarebbe da considerare che la probabilità dell'esistenza di un premio buono nella scatola, all'inizio del gioco, è di 1 su 2 (mi pare che ci sono 10 premi buoni in genere, a parte i singoli valori, e 10 inesistenti): se uno non cambia scatola fino ala fine, la probabilità non resta sempre la stessa? Che importanza ha il fatto che un premio buono o cattivo venga scoperto durante il gioco prima o dopo? Alla fine tutti i pacchi devono essere aperti e ne restano solo 2. Quello che c'era dall'inizio nella scatola del concorrente, se non la cambia, quello resta.
A che serve di fare tutte quelle sceneggiate? Se uno scopre subito 9 premi scarsi consecutivi, perché è contento? Pare che gli siano aumente le probabilità di avere un buon premio, ma secondo me non è vero e lui può sempre avere il decimo premio scarso, che in questo caso non uscirà mai fino alla fine.

Conclusione, per me lì esiste una sola strategia da seguire:

1) non farsi abbagliare dall'ingordigia
2) accettare la prima offerta di una certa consistenza, che normalmente viene fatta solo all'inizio del gioco, giusto per dire di aver portato a casa qualcosa

Oppure, posto che l'obiettivo sia quello di vincere molto:

1) Puntare sulla fortuna iniziale e quindi tenersi la scatola fino alla fine

Tutto questo, sempre che quello che ci fanno vedere sia tutto vero, perché in realtà a noi non ci fanno vedere come si fa a stabilire chi deve partecipare al gioco, mentre la direzione del gioco dice chi ha risposto giusto alla domanda, chi in minore tempo, sapendo già quanto ha nella scatola: ma vi sembra una cosa accettabile per uno spettatore che paga le tasse? Hanno messo lì uno, pare un notaio, che piano, piano sta diventando un attore con un preciso copione, con sceneggiate e battute che dovrebbero far ridere.
Povera Italia..e noi paghiamo il canone TV obbligatoriamente! Pensate che quelli sono tutti soldi nostri, come nostri sono tutti quelli che si dividono ogni giorno una folla di persone che frequentano gli studi TV, raccontando 4 ca...., facendoci sapere quante corna si sono scambiate, da quante persone si sono fatte tr...., ecc.
Oh, sono sempre gli stessi, o stesse, che vanno lì a non fare niente, solo presenza: si fanno i complimenti, si battono le mani, si scambiano tanti bacini, si dicono quante volte si sono gonfiate le poppe, etc, etc, etc, etc.

Tornando al gioco, la cosa giusta sarebbe quella di proclamare il concorrente prima, quindi attribuirgli una scatola, da sorteggiare tramite un pallottoliere tipo quelli del lotto, con la manovella, in cui tutti possono vedere che vengono inseriti i 20 numeri corrispondenti alle 20 scatole.

Ultimamente più d'una volta è capitato che il concorrente aveva la scatola da 500.000 euro, o giù di lì, che poi ha perduto, o perché l'ha cambiata, o perché ha accettato un'offerta invitante, ma nemmeno eccessivamente (ma è possibile? quali le probabilità di questo evento?.

Fra quelli che fanno domanda di partecipare, chi sono i prescelti? Quelli che più gli fanno gioco, quelli più inquadrabili, disposti a qualsiasi cosa, che devono sempre ridere, che devono accettare nomignoli ed altre amenità, insomma i più abbisognosi.

Avrebbe detto Totò: ma ci facci il favore! Per Dinci e poi Bacco! Checché! Siamo uomini o caporali? Votantonio, votantonio, votantonio, ........ (La Trippa)
_________________

$\text { }$ciao Immagine ciao
E' la somma che fa il totale (Totò)

Daniela
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Messaggio da Daniela »

Sono convinta anch'io che molti concorrenti siano in realta' attori.
E poi imperdibili le sceneggiate quando il concorrente ha accettato l'offerta e per gioco si aprono i restanti pacchi, e pupo fa delle scene galattiche pregando che non ci siano premi grossi nel pacco del concorrente (che differenza farebbe??)

Per il resto condivido pienamente la tua analisi compresa la strategia razionale da seguire. Meno male che ho cambiato continente e non vedo piu' questo gioco di m... (o in alternativa "un posto al sole") ogni volta che tocco il telecomando......
Daniela
"L'essenza della libertà è la matematica"

Daniela
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Messaggio da Daniela »

beh certo che i quiz nelle filippine fanno ancora piu' danni.... :(
Daniela
"L'essenza della libertà è la matematica"

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