Un nuovo problema con qualche attinenza col "paradosso dei compleanni" di cui abbiamo discusso qualche tempo fa.
La società Zero-Weekend opera in una nazione nella quale lo statuto dei lavoratori ha un valore trascurabile.
L'amministratore delegato, che casualmente occupa anche una posizione politica di vertice, è riuscito a far approvare una leggina secondo la quale tutti i weekend e le feste diventano giorni lavorativi! (in quella nazione anche il concetto di conflitto d'interesse è tenuto in scarsa considerazione)
I dipendenti, in cambio, ottengono che non si lavori in tutte le giornate nelle quali uno dei lavoratori stessi compie gli anni.
Come verrà dimensionato l'organico della società se i dirigenti vogliono massimizzare la produzione (intesa proporzionale al numero di lavoratori e al numero delle giornate lavorate)?
P.S. Consideriamo l'anno di 365 giorni e le date di nascita distribuite in maniera casuale.
ciao
La società Zero-Weekend
Moderatori: Gianfranco, Bruno
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La società Zero-Weekend
Franco
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someone who does precision guesswork based on unreliable data provided by those of questionable knowledge.
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Re: La società Zero-Weekend
Simulando, direi che intorno ai 363 lavoratori potrebbe andare.
_________________
$\text { }$ciao ciao
E' la somma che fa il totale (Totò)
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Re: La società Zero-Weekend
a naso, non vedo come una qualsiasi dimensione maggiore di UNO possa essere conveniente.
con uno stipendio, il capo ottiene 364 giornate lavorative. Con due operai, e due stipendi, i giorni lavorati saranno 363,qualcosina x 2 . in cui qualcosina è 1/365 cioè la probabilità che i due lavoratori condividano il compleanno. E' comunque un numero di ore lavorative totale inferiore al caso dell'impresa "singola".
Sempre a naso, non vedo come il trend possa invertirsi al crescere della forza lavoro.
con uno stipendio, il capo ottiene 364 giornate lavorative. Con due operai, e due stipendi, i giorni lavorati saranno 363,qualcosina x 2 . in cui qualcosina è 1/365 cioè la probabilità che i due lavoratori condividano il compleanno. E' comunque un numero di ore lavorative totale inferiore al caso dell'impresa "singola".
Sempre a naso, non vedo come il trend possa invertirsi al crescere della forza lavoro.
Enrico
Re: La società Zero-Weekend
Se l'obiettivo fosse la massimizzazione della produttività avresti sicuramente ragione.delfo52 ha scritto:a naso, non vedo come una qualsiasi dimensione maggiore di UNO possa essere conveniente.
con uno stipendio, il capo ottiene 364 giornate lavorative. Con due operai, e due stipendi, i giorni lavorati saranno 363,qualcosina x 2 . in cui qualcosina è 1/365 cioè la probabilità che i due lavoratori condividano il compleanno. E' comunque un numero di ore lavorative totale inferiore al caso dell'impresa "singola".
Sempre a naso, non vedo come il trend possa invertirsi al crescere della forza lavoro.
Evidentemente però questa azienda ha un ottimo mercato per i propri prodotti e ne ottiene un discreto margine, tale da ritenere che sia meglio massimizzare la produzione!
Per chiarire meglio, con riferimento al tuo esempio ed ipotizzando una produttività pari a 1/unità/giorno/operaio, con un dipendente l'azienda paga 1 stipendio ed ottiene 364 unità di prodotto, con due dipendenti l'azienda paga 2 stipendi ma ottiene 726 unità di prodotto (728 se per caso i due hanno lo stesso compleanno). Gli utili non aumenteranno con la stessa proporzione ma c'è da credere che aumenteranno comunque!
ciao
Franco
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Re: La società Zero-Weekend
Delfo, ero partito con la tua stessa convinzione, ma poché ho pensato che in quel modo il quesito sarebbe stato banale e non da Franco, rileggendo il testo "intesa proporzionale al numero di lavoratori e al numero delle giornate lavorate", ho letto "intesa direttamente proporzionale" ed a questo punto la soluzione si è complicata, da cui la decisione di passare alla simulazione, per capire l'andamento della funzione, che cresce fino ad un massimo e poi decresce (ho cercato di calcolare la quantità media dei compleanni, al variare del numero dei lavoratori).
La funzione considerata è: $Y_{max}= N[365-gc(N)]$, ove N=numero dei lavoratori e gc(N)=giornate probabili di compleanno al variare di N.
L'unico problema è che non sono sicuro di aver individuato la Y massima, che potrebbe essere anche 362 o 364, in quanto l'esecuzione del programma di simulazione è stata molto lenta e non ho potuto dedicare più tempo alla questione.
Il tutto salvo banali errori commessi nello svolgimento dl quizzzzzzz.
La funzione considerata è: $Y_{max}= N[365-gc(N)]$, ove N=numero dei lavoratori e gc(N)=giornate probabili di compleanno al variare di N.
L'unico problema è che non sono sicuro di aver individuato la Y massima, che potrebbe essere anche 362 o 364, in quanto l'esecuzione del programma di simulazione è stata molto lenta e non ho potuto dedicare più tempo alla questione.
Il tutto salvo banali errori commessi nello svolgimento dl quizzzzzzz.
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Re: La società Zero-Weekend
La tua simulazione da un risultato molto prossimo a quello che si può trovare analiticamente.Pasquale ha scritto:Simulando, direi che intorno ai 363 lavoratori potrebbe andare.
... ... ...
... che potrebbe essere anche 362 o 364 ...
La soluzione che ho trovato è frutto di una ricerca su internet di possibili metodi per calcolare il "numero atteso compleanni diversi" in funzione del numero di lavoratori e quindi non è tutta farina del mio sacco.
Per il momento quindi attendo a scoprire le carte
ciao
Franco
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Re: La società Zero-Weekend
Ultimamente ho un po' trascurato il forum, preso come sono da altre attività.
Ero però in debito di una soluzione "ragionata" a questo quesito.
Eccola:
$n =$ numero di lavoratori
$C(n) =$ numero atteso di compleanni differenti
$L(n) = 365 - C(n) =$ numero atteso di giorni lavorativi
$P\left( n \right) = n L\left( n \right) =$ produzione totale
$C(1) = 1$
$C\left( 2 \right) = 1 + \left( {1 - {1 \over {365}}} \right) = 1 + {364 \over {365}}$
$C\left( 3 \right) = C\left( 2 \right) + \left( {1 - {{C\left( 2 \right)} \over {365}}} \right) = 1 + \left( {1 - {1 \over {365}}} \right) + \left( {1 - {{1 + \left( {1 - {1 \over {365}}} \right)} \over {365}}} \right) = 1 + {{364} \over {365}} + \left( {1 - {{1 + {{364} \over {365}}} \over {365}}} \right) = 1 + {{364} \over {365}} + \left( {{{364} \over {365}}} \right)^2$
proseguendo allo stesso modo...
$C\left( 4 \right) = 1 + {{364} \over {365}} + \left( {{{364} \over {365}}} \right)^2 + \left( {{{364} \over {365}}} \right)^3$
e quindi in generale, usando per comodità $x = {{364} \over {365}}$
$C\left( n \right) = \sum\limits_{i = 0}^{n - 1} {x^i } = {{1 - x^n } \over {1 - x}}$
e
$P\left( n \right) = n\left( {365 - {{1 - x^n } \over {1 - x}}} \right)$
...(uff!!!)...
a questo punto si potrebbe partire con le derivate e calcolare il massimo di $P(n)$ ma siccome i fogli elettronici lavorano egregiamente (in particolare con variabili discrete) ho fatto una tabella da cui si evince che la produzione è massima quando $n = 364$.
In realtà anche con 365 si ottiene la stessa produzione totale ma c'è da credere che i dirigenti preferiscano risparmiare almeno un salario!
Vi convincono i conti?
P.S. c'è anche una morale ... ... la trovate?
Ero però in debito di una soluzione "ragionata" a questo quesito.
Eccola:
$n =$ numero di lavoratori
$C(n) =$ numero atteso di compleanni differenti
$L(n) = 365 - C(n) =$ numero atteso di giorni lavorativi
$P\left( n \right) = n L\left( n \right) =$ produzione totale
$C(1) = 1$
$C\left( 2 \right) = 1 + \left( {1 - {1 \over {365}}} \right) = 1 + {364 \over {365}}$
$C\left( 3 \right) = C\left( 2 \right) + \left( {1 - {{C\left( 2 \right)} \over {365}}} \right) = 1 + \left( {1 - {1 \over {365}}} \right) + \left( {1 - {{1 + \left( {1 - {1 \over {365}}} \right)} \over {365}}} \right) = 1 + {{364} \over {365}} + \left( {1 - {{1 + {{364} \over {365}}} \over {365}}} \right) = 1 + {{364} \over {365}} + \left( {{{364} \over {365}}} \right)^2$
proseguendo allo stesso modo...
$C\left( 4 \right) = 1 + {{364} \over {365}} + \left( {{{364} \over {365}}} \right)^2 + \left( {{{364} \over {365}}} \right)^3$
e quindi in generale, usando per comodità $x = {{364} \over {365}}$
$C\left( n \right) = \sum\limits_{i = 0}^{n - 1} {x^i } = {{1 - x^n } \over {1 - x}}$
e
$P\left( n \right) = n\left( {365 - {{1 - x^n } \over {1 - x}}} \right)$
...(uff!!!)...
a questo punto si potrebbe partire con le derivate e calcolare il massimo di $P(n)$ ma siccome i fogli elettronici lavorano egregiamente (in particolare con variabili discrete) ho fatto una tabella da cui si evince che la produzione è massima quando $n = 364$.
In realtà anche con 365 si ottiene la stessa produzione totale ma c'è da credere che i dirigenti preferiscano risparmiare almeno un salario!
Vi convincono i conti?
P.S. c'è anche una morale ... ... la trovate?
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