La banconota da 20 EURO

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Gianfranco
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La banconota da 20 EURO

Messaggio da Gianfranco »

Ciao a tutti,
una domanda da caffé (non scozzese).

Quante volte è scritto "20" su una banconota da 20 EURO?

Quante volte è scritto "50" su una banconota da 50 EURO?

Come si spiega questa differenza?

Qualcuno ricorda quante volte era scritto "500" o "cinquecento" su una banconota da 500 LIRE?

Gianfranco
Pace e bene a tutti.
Gianfranco

Quelo
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Re: La banconota da 20 EURO

Messaggio da Quelo »

Su ogni banconota in euro la cifra si può leggere 2 volte sul fronte, 3 sul retro, 2 in trasparenza, 6 nella fascia di sicurezza e un numero variabile negli ologrammi (che sui 20 euro è di 35 mentre sui 50 non si riescie a determinare a occhio nudo).
Tutte le banconote in euro sono emesse a partire dal 2002 per cui sui 20 euro la cifra 20 si legge anche nell'anno.
Mi è sfuggito qualcosa?

Per quanto riguarda le vecchie 500 lire mi sembra 3, però non posso controllare perché sono in vacanza. Verificherò al rientro.
[Sergio] / $17$

peppe
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Re: La banconota da 20 EURO

Messaggio da peppe »

Doppione cancellato:leggi sotto.
Ultima modifica di peppe il gio set 18, 2008 8:54 pm, modificato 1 volta in totale.
Peppe

peppe
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Re: La banconota da 20 EURO

Messaggio da peppe »

O.T. giusto per parlare.
E per non aprire un nuovo post ho scelto questo per le "20 euro" del titolo.

Rispondete sinceramente e istintivamente, di primo acchitto,(ossia senza riflettere,come invece la saggezza popolare suggerisce di fare per non mordersi la lingua dopo aver parlato...), a questo banale quesito che ho trovato su un libro interessante che sto leggendo:

"Se un libro e una penna costano insieme 25 euro,e il libro costa 20 euro più della penna,quanto costa la penna?".

Io ,solo dopo aver risolto un "sistemino",mi sono arreso e convinto di aver risposto in modo sbagliato.

La mia vera domanda però è questa:
"perché nonostante la banalità del quesito,il cervello ,o l'istinto,trae in inganno anche persone con una intelligenza medio-alta,come ho potuto verficare, ponendo la domanda a dei miei conoscenti che proprio "fessi" non sono?".

Chiedo scusa a Gianfranco per l'intrusione. :oops:
Peppe

delfo52
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Re: La banconota da 20 EURO

Messaggio da delfo52 »

per quello che può servire, ti dico quello che dicono i "cervelloni" delle psicologia applicata che studiano e cercano di capire come e perchè alcuni imparano la matematica e altri no.
Il quesito, e la sua risposta istintiva errata, sarebbero il risultato del metodo standard di insegnamento, e del tipo classico di esercizi.
E c'entra anche il modo di funzionare del nostro cervello.
Quando si legge o si ascolta un problema,o una storia, la nostra mente tende a estrapolare alcune parole, numeri, concetti chiave e, sulla base dell'esperienza, salta alle conclusioni.
E' il sistema che permette la famosa "lettura iper-veloce".
Non vengono lette davvero e interamente tutte le parole, ma lo sguardo vaga quasi "random" sulla pagina, e se capta, qua e là, "principessa, guerriero, vittoria, torneo, amore, cavallo, reame, felici e contenti", il nostro cervello decide che tanto basta, e "legge" la storia come gli sembra logico.
Col problema di peppe, è lo stesso: "25, totale, 20, differenza"...stop
la stragrande maggioranza delle volte in cui ci siamo imbattuti in situazioni analoghe, il calcolo 25-20=5 sarebbe stato corretto.
la controprova di questo, potrebbe essere trovata (sempre secondo gli studiosi) esaminando soggetti cui non è stata impartita l'istruzione formale standard con relativi esercizi. Qualcosa in effetti è stato descritto: nei bambini di strada del Brasile, che non hanno frequentato le scuole, ma che vivono di piccoli commerci, facendo conti in modo "spontaneo" e alternativo.
Personalmente, superai l'impasse, ai tempi delle elementari, grazie a mia nonna (autodidatta; nata nel 1875) cui mi ero rivolto per un aiuto per fare i compiti. Si trattava di dividere 25 caramelle in modo che un bimbo ne avesse 20 più dell'altro.
La sua strategia era questa:
prima si mette da parte quello che deve "eccedere"; poi si divide in parti uguali quello che resta; e il fortunato prendeva i dolci accantonati.
Col tempo ho trovato più semplice, o almeno più consono al mio modo di pensare, un altro metodo.
divido in parti uguali il totale (25: 2 =12,5)
divido in parti uguali anche l'eccedenza voluta (20: 2 = 10)
aggiungo e tolgo 10 a 12,5
Enrico

peppe
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Re: La banconota da 20 EURO

Messaggio da peppe »

Enrico grazie per la risposta...e per la tua strategia complicata ma efficace.
Però devo dirti che trovo più consono, al mio modo di "ragionare" e quindi più comprensibile,il metodo
che usava tua nonna... forse perché sono un tipo all' "antica" pure io... :roll: :roll:

Applicato al quesito proposto,avremo:
25-20=5
5:2=2,5
Quindi la penna costa 2,50euro e NON 5,come erroneamente si è indotti a
pensare,e il libro 22,50 euro,esattamente 20 euro in più della penna.

Io prima di arrivare a questa conclusione,per fugare ogni dubbio,ho preferito seguire il metodo algebrico:

L+P=25
L=P+20
quindi:
P+20+P=25;
2P=25-20= 5; (...prima si mette da parte quello che deve "eccedere"...)

P=5/2; (...poi si divide in parti uguali quello che resta...)

P=2,5 euro, mentre

L=P+20= (2,50+20)euro = 22,50 euro

In grassetto ho evidenziato il ragionamento della nonna,algebricamente ineccepibile! :roll: :roll: :roll:

Per i curiosoni: il quesito si trova a pag.190 del libro :
"Il matematico impenitente" di P. Odifreddi - Longanesi-2008
Peppe

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