tavolini

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delfo52
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tavolini

Messaggio da delfo52 »

Tra le grandi invenzioni-che-hanno-cambiato-il-mondo-ma-che-nessuno-sa-chi-nè-quando-le-ha-inventate un posto di rispetto lo dobbiamo riservare al piedino a vite che. alzando o abbassando un angolo della lavatrice, permette di tenerla ferma, senza farla tremare ad ogni centrifuga, con spostamenti anche di mezzo metro e danni conseguenti.
Generalizzando, come sono soliti fare matematici e geomtristi, possiamo ridurre ai minimi termini il problema, ipotizzando una semplice tavola quadrata con quattro appendici (gambe) che devono toccare terra .
A meno di ipotizzare improbabili superfici super-irregolari, su un pavimento "umano", per quanto sconnesso e mal livellato, è sempre possibile appoggiare tre gambe per terra.
(strano che a nessuno sia mai venuto in mente di costruire una lavatrice quadrata, ma con tre soli piedini!)
Ma restiamo al problema "a quattro gambe". Con tre piedini a terra, basterebbe una sola gamba con vite di allungamento per stabilizzare il tutto. Stabilizzare sì, ma non necessariamente in piano!
Per garantirci di poter sempre stabilizzare il nostro "coso" in piano, possiamo semplicemente rendere estensibili tutte quattro le estremità.
Ma forse potrebbero bastare tre...o magari due....
Enrico

Gianfranco
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Re: tavolini

Messaggio da Gianfranco »

Ciao Enrico,

Supponiamo che:
a) il pavimento sia una superficie non piana ma compatibile con l'appoggio di un tavolo; tradotto in termini matematici: dati 4 punti sul pavimento, in genere hanno 4 quote diverse (ma poco) sull'asse z (verticale);
b) il tavolo è un quadrato ragionevolmente rigido (altrimenti non lo si può considerare sempre piano e diventa difficile dire se è orizzontale);

Con la livella posso verificare solo se una linea (non una superficie) è orizzontale.
Per mettere in orizzontale un quadrato si possono mettere in orizzontale le sue diagonali usando la livella e regolando i piedini a vite. Oppure si possono mettere a livello due lati perpendicolari.

Partiamo da una situazione in cui tutti e 4 i piedini toccano il pavimento. Si può ottenere agendo su un solo piedino a vite.

Nella peggiore delle ipotesi, i 4 vertici del tavolo stanno a quattro quote diverse.
In questo caso credo che 2 piedini regolabili NON siano sufficienti per mettere il tavolo a livello.
Infatti:
a) se sono agli estremi di una diagonale, si può mettere a livello solo quella diagonale ma non l'altra;
b) se sono su uno stesso lato si possono mettere a livello solo i due lati perpendicolari a quello; il sistema ha un solo grado di libertà.

Tre piedini regolabili invece dovrebbero essere sufficienti. Infatti con due metto a posto una diagonale e con il terzo metto a posto la seconda diagonale.

Se a una lavatrice si mettono 3 piedi al posto di 4, si ha che:
a) l'area del poligono di appoggio si riduce almeno della metà;
b) anche la distanza del centro di pressione da alcuni assi di ribaltamento della lavatrice si riduce di circa la metà;
c) perciò alcuni momenti meccanici, che tendono a far ribaltare la lavatrice in caso di vibrazioni, aumentano notevomente d'intensità.
In definitiva la stabilità del sistema diminuisce troppo.

Proprio in questi giorni sto usando un treppiede (non professionale ma neanche un ravatto) per fare fotografie e ho sperimentato che:
a) se lo tengo con i piedi larghi è molto stabile ma inutilizzabile perché difficile da manovrare e in più le gambe si incurvano.
b) se lo tengo con i piedi giusti, può cadere più facilmente di quanto si pensi (per fortuna mi è caduto SENZA la macchina fotografica innestata).

Ciao
Gianfranco
Pace e bene a tutti.
Gianfranco

delfo52
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Re: tavolini

Messaggio da delfo52 »

Anche io ero giunto alla conclusione che tre piedini regolabili bastano.
La cosa va benisimo per un tavolino da te, in cui i quattro lati sono funzionalmente indifferenti.
Purtroppo non va bene per la lavatrice, in cui il lato frontale è obbligato.
Mi sa che quattro piedini regolabili sono meglio (anche se con la odierna qualità "altimetrica" dei pavimenti, forse ....)
Rimane da studiare il caso delle lavatrici con carica dall'alto (occorre però che anche il pannello di comando sia sulla superficie superiore!)
Enrico

Gianfranco
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Re: tavolini

Messaggio da Gianfranco »

Non capisco cosa intendi quando dici:
Delfo52 ha scritto:Purtroppo non va bene per la lavatrice, in cui il lato frontale è obbligato.
Perché in questo caso quattro piedini regolabili sono meglio di tre (a parte una certa facilitazione generica)?

Gianfranco
Pace e bene a tutti.
Gianfranco

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Re: tavolini

Messaggio da delfo52 »

in effetti avevo fatto un ragionamento "alla rovescia" per cui mi ero trovato con una soluzione sbagliata.
in realtà tre piedini a vite sono sufficienti.
C'è qualche esperto di elettrodomestici in grado di sapere come hanno risolto il problema le aziende produttrici ? il risparmio che si ottiene applicando un piedino fisso, e tre regolabili, è compensato dalla necessità di produrre due elementi differenti?
Enrico

infinito
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Re: tavolini

Messaggio da infinito »

Salve, ecc. ecc.

Se la domanda (implicita) è «Per garantirci di poter sempre stabilizzare il nostro "coso" in piano, possiamo semplicemente rendere estensibili tutte quattro le estremità. Ma forse potrebbero bastare tre...o magari due....», senza altre richieste, e supponendo un pavimento “decentemente” regolare (tale che la quota di contatto con i piedini lungo tutte le linee derivabili varia con continuità), allora probabilmente possono bastare due piedini messi agli estremi di una delle due diagonali di qualunque quadrilatero.

Chiamo A, B, C, D i quattro punti di contatto dei piedini con il terreno (tali nomi si riferiscono a punti che “variano” nel corso delle azioni).

1ª azione (per livellare una diagonale): si pone la livella di Gianfranco lungo la diagonale con i piedini fissi, per esempio AC. Se questa è orizzontale si è conclusa la fase, altrimenti si ruota il tavolo con centro il punto medio dei punti di contatto finché non diventa orizzontale. Questo accade perché dopo una rotazione di un angolo piatto si scambiano di posizione A e C, quindi la differenza di quota fra questi due punti cambia di segno, e, poiché le quote variano con continuità, si trova (almeno) una posizione in cui è zero, cioè in cui la diagonale è orizzontale.

2ª azione (finale): con gli altri due piedini livello la seconda diagonale.

1ª osservazione: si nota che, volendo, si potrebbe usare una qualunque specie di “compensazione” per cui alzando un piedino si abbassa l'altro (per esempio con un “filo”, o con le due gambe opposte messe a triangolo di cui si regola l'inclinazione (spiegato malissimo, ma io ho poco tempo e voi siete intelligneti/fantasiosi, per cui capite lo stesso).
In questo caso basterebbe addirittura una regolazione sola.

2ª osservazione: siamo arrivati a un solo piedino. Se poi voglio arrivare ad avere 0 piedini non vedo altra possibilità di avere molta fortuna.


Lavatrici.
Penso che in genere si mettano “dietro” due ruote molto larghe e davanti i piedini regolabili (due), questo perché:
a) i pavimenti sono molto regolari;
b) che la lavatrice sia perfettamente piana non è un requisito importante;
c) la semplicità e affidabilità del sistema è ottima.
ci)
In genere a tutto questo si aggiunge un dispositivo con un aruota che si abbassa e permette lo spostamento sulle tre ruote della lavatrice.
Gaspero

delfo52
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Re: tavolini

Messaggio da delfo52 »

buona la proposta di infinito.
Però potremmo trovarci con un tavolino (o la lavatrice) perfettamente salda e pareggiata, ma magari posta di traverso con un bello spigolo che ostruisce il passaggio...

Postilla camperistica: non mi sono mai trovato in condizioni tali per cui pareggiare (in modo decente) il veicolo richiedesse l'utilizzo di più di due "zeppe" (quei cosi gialli fatti a cuneo su cui far salire una ruota), che in effetti vengono vendute a coppie, non a triplette
Enrico

infinito
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Re: tavolini

Messaggio da infinito »

Ora ho un attimino più tempo (italiano veramente orrendo …), per cui posso correggere un paio di errori/carenze del mio messaggio precedente.

Nelle ipotesi della 1ª azione non ho scritto che la diagonale relativa ai punti A e C deve essere parallela ad AC, altrimenti si perde la simmetria, e scambiando A e C non si arriva necessariamente alla situazione “opposta”. Era ovvio, ma è meglio precisarlo.


Invece nella 1ª osservazione ho fatto un errore vero e proprio: se i 4 piedini non toccano, non ci si fa con il metodo da me proposto, anche se, con opportune ipotesi, si può arrivare a metterlo in piano spostando l'intero tavolino (non solo ruotandolo). Le ipotesi dovrebbero essere, oltre alla “regolarità” della superficie, quella che «in media il pavimento sia pari».

ha scritto:Però potremmo trovarci con un tavolino (o la lavatrice) perfettamente salda e pareggiata, ma magari posta di traverso con un bello spigolo che ostruisce il passaggio...
non ho capito la domanda.
Postilla camperistica: non mi sono mai trovato in condizioni tali per cui pareggiare (in modo decente) il veicolo richiedesse l'utilizzo di più di due "zeppe" (quei cosi gialli fatti a cuneo su cui far salire una ruota), che in effetti vengono vendute a coppie, non a triplette
Per la macchina non si richiede che sia parcheggiata orizzontale, ma al massimo che siano orizzontali i singoli assi. E poiché (generalmente) le automobili hanno 2 assi, bastano 2 zeppe.


In conclusione:

4 piedini di regolazione: massima autonomia ...
3 piedini di regolazione: sono sufficienti ...
2 piedini di regolazione: se si ha un ulteriore grado li libertà (esempio la rotazione di cui ho parlato io) sono sufficienti ...
1 piedini di regolazione: se si hanno due altri gradi di libertà (esempio la rotazione e la traslazione) sono sufficienti ...
0 piedini di regolazione: se si hanno tre gradi di libertà (o molta fortuna) sono sufficienti.
Gaspero

Daniela
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Re: tavolini

Messaggio da Daniela »

sinceramente non ho mai guardato sotto la lavatrice, ma se dovessi produrre lavatrici metterei quattro piedini regolabili in quanto, anche se teoricamente tre bastano, se il pavimento e' veramente sconnesso e dissestato (ma la lavatrice non e' detto che stia nel bagno con le piastrelle e il marmo, si puo' anche mettere in una stanza di servizio, per esempio gli statunitensi ce l'hanno di solito in garage) la soluzione con tre piedini potrebbe avere in un determinato punto della base una distanza dal piano insufficiente perche' magari proprio li' il pavimento e' sollevato, ma siccome e' li' che mi fa comodo metterla, con quattro piedini basta alzare di qualche mm tutti e quattro: problema risolto. Inoltre tre piedini rompono la simmetria, i lati della lavatrice non sono intercambiabili, e magari il piedino non regolabile finisce dal lato dove mi e' scomodissimo accedere ed e' una scocciatura sistemarla spostandola un tot di volte. Non mi farei odiare dai miei clienti col pavimento irregolare ne' dai miei operai che devono controllare di mettere il piedino fisso in una determinata posizione, per cosi' poco.
Daniela
"L'essenza della libertà è la matematica"

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Re: tavolini

Messaggio da delfo52 »

mi fa piacere leggere ogni tanto l'ottima Daniela.
e mi fa piacere constatare come un argomento tutto sommato assai stupido abbia sollevato una certa curiosità (anche se non tanto da indurre Daiela a guardare sotto la lavatrice!).
Restando al tema storico-merceologico, mi chiedo se sia possibile risalire a quale azienda e in quale anno ha iniziato a dotare i suoi modelli di uno, o più piedini regolabili. In fin dei conti, anche con delle zeppe di cartone o di legno il risultato lo si otteneva....

Mi ha sempre affascinato la "storia degli oggetti": una prospettiva per guardare la storia e la sociologia spesso trascurata.
Esempio, con lavatrice: verso la fine degli anni '30 in America si diffusero le prime lavatrici. Leit motiv delle campagne pubblicitarie la libertà di tempo che si offriva alle brave mogli; con immagini di felici housewives che chiacchierano dal parrucchiere, che bevono una bella bibita al bar con le amiche, che si provano nuovi vestiti. Le stesse pubblicità furono esportate in Europa (Francia inghilterra Germania, dove il tenore di vita era compatibile). Risultato: fiasco totale!
Dopo la guerra, le grandi imprese tornarono all'attacco, e studiando il perchè del fallimento scoprirono che in America l'autonomia delle massaie era molto maggiore, che molte più donne uscivano da sole di casa, che certe spese "per la casa" erano scelte femminili.
Per Europa ci voleva tutta un'altra immagine: e le campagne si spostarono sull'idea che, libere dalla schiavitù del bucato, le donne avrebbero avuto più tempo, non per sè, ma per i propri mariti e figli. E le immagini mostravano la mamma che faceva fare i compiti al figlio, che preparava succulenti pranzetti e riceveva bella e in ordine il marito reduce dalla caccia (pardon, dall'ufficio!)
Enrico

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