unità di misura

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delfo52
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unità di misura

Messaggio da delfo52 »

Siamo da sempre abituati a considerare il Sistema metrico Decimale come il più bello, il più giusto, il più furbo dei sistemi di misurazione.
E a irridere gli altri sistemi, obsoleti e ridicoli; compreso il glorioso sistema imperiale anglosassone.
Che la facilità di calcolo sia nettamente a vantaggio del SMD, non ci piove. E anche tendere ad un sistema universalmente accettato è ovviamente un bene.
Ma, a essere onesti, un qualche pregio lo hanno (avevano) anche i sistemi alternativi.
Immaginiamo di voler misurare l'altezza di una persona: col SMD, per avere una qualche idea dell'altezza di un essere umano, abbiamo bisogno di due cifre significative. Ragionando...con i piedi (come fanno gli americani), anche la prima cifra è già utile. Se dico che sono alto 8 piedi, già sapete che sono alto almeno 183 cm.
Potendo tornare indietro nel tempo, quando i rivoluzionari-enciclopedici-illuministi decisero di passare dalle misure storiche ad altre artificiali, quale scala avrebbe potuto essere scelta, in modo di massimizzare l'efficienza?
Ovviamente dipende da quali oggetti devono venir misurati. Nella vita "normale" gli oggetti di uso comune sono certamente meglio misurati in piedi che in metri.
Enrico

Gianfranco
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Re: unità di misura

Messaggio da Gianfranco »

Ciao Enrico, chiedo scusa, ma sto passando un periodo in cui tendo a capovolgere le cose e a pensare come i personaggi di Beckett e Jonesco. Questa patologia mi affligge di solito a settembre, quando inizia l'anno scolastico e mi serve per sopravvivere. E' uno di quei casi in cui la malattia è la cura.

Hai scritto:
Ovviamente dipende da quali oggetti devono venir misurati. Nella vita "normale" gli oggetti di uso comune sono certamente meglio misurati in piedi che in metri.
A proposito di oggetti di uso comune, proprio in questi giorni ho ricevuto il catalogo di una nota azienda svedese che usa le misure nel sistema metrico decimale.
Un certo tavolo, per esempio, misura 147 x 95 x 74 (h) cm.

Poi ho cercato un'analoga azienda americana.
Qui, un certo tavolo misura 65 x 29 x 30 (h) pollici.
Tradotto in centimetri è: 165.10 x 73.66 x 76.20 (h) cm

Come si nota, i due oggetti sono costruiti in modo che le misure siano numeri interi. Perciò il numero ci cifre signicative è quasi uguale: 7 a 6. Così è mantenuta l'efficienza nella scrittura.

Deduco che, in certi casi, è l'unità di misura che influenza le dimensioni dell'oggetto piuttosto che il contrario.
Allibito, mi rendo conto che nessun tavolo americano è alto come un tavolo svedese.
Allora mi chiedo: qual è l'unità di misura che permette di costruire oggetti migliori?

Al momento ho trovato una unica risposta: il piede è l'unità di misura migliore per costruire (e misurare) le scarpe.
Pace e bene a tutti.
Gianfranco

delfo52
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Re: unità di misura

Messaggio da delfo52 »

è ovvio che si tratta di discussioni fatte...tanto per dare aria ai denti; ma in effetti il piede (30,5 cm) consente già con la prima cifra (da 1 a 9) di incasellare tutti gli oggetti da 30 a 304 cm in una banda di oscillazione abbastanza ristretta.
Ho cercato di trovare gli aspetti positivi delle misure "imperiali"; ma che questo mondo non sia governato da esseri intelligenti, lo dimostra il fatto che il campo in cui i piedi sono universalmente adottati, anche in Europa e in Francia (!), è nell'indicazione delle quote di volo degli aerei. ottomila, novemila, diecimila piedi. Dove chilometri (o miglia) sarebbero ben più pratici
Enrico

Gianfranco
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Re: unità di misura

Messaggio da Gianfranco »

Enrico, anche quando scherzo, capovolgo o estremizzo, prendo sempre molto seriamente le questioni che proponi.
Non le considero mai discussioni per dare aria ai denti: sarebbe davvero tempo buttato via e non è proprio il caso.

Tu ritieni apprezzabile il fatto di poter esprimere in modo utile, anche se approssimato, un range "umano" di misure con una sola cifra.
Considerando il caso della lunghezza, proponi come range l'intervallo 30-300 cm (circa).
Con i "piedi" ce la facciamo, Ma l'errore è di +/- 15 cm.
Per le misure dai 4 ai 9 piedi l'errore è accettabile, ma per quelli più piccoli potrebbe dare risultati un po' strani: per esempio il quaderno su cui scrivo è lungo 1 piede ma la penna con cui scrivo è 0 piedi.

Secondo me, la spanna = 23 cm circa potrebbe essere migliore del piede.
Naturalmente le misure in spanne dovrebbero essere espresse in numeri esadecimali.
In questo modo, con una sola cifra, copriremmo l'intervallo da 12 cm a 368 cm con una precisione di +/- 11 cm.
Così, il quaderno su cui scrivo e pure la penna sono lunghi 1 spanna, mentre io sono alto 8 spanne.

L'efficacia della misura a "spanne" è comprovata anche dall'espressione gergale "misura spannometrica".

Esiste anche la "misura pedometrica" che però non si riferisce ai piedi bensì ai passi.
Pace e bene a tutti.
Gianfranco

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Re: unità di misura

Messaggio da delfo52 »

Ben detto.
la mia valutazione storico-sociologica, vorrebbe essere un tentativo di riabilitazione delle misure storiche classiche (piedi, braccia, spanne, pertiche...), cariche di storia, di umanità (in tutti i sensi).
Furono progressivamente abbandonate anche perché non sempre condivise. Così la pertica modenese non corrispondeva a quella di Bologna, e il miglio romano a quello gallico. Per problemi pratici e con la necessità di ampliare i mercati, una standardizzazione più ampia, o universale, era auspicabile.
Mi rammarico che, nella furia distruttiva post-rivoluzionaria, invece di scegliere l'unità di misura migliore, si decise di buttare via tutto, e creare ex novo, unità artificiali e *beep*, non facendo più riferimento a entità reali, ma a entità teoriche. (non venite a dirmi che la quarantamilionesima parte del meridiano terreste è una cosa seria...).
Enrico

Info
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Re: unità di misura

Messaggio da Info »

ok che tu dici che si tratta di una definizione (parlo della quarantamilionesima parte del meridiano terrestre) certamente poco comoda ma assolutamente univoca.

Il problema e`che con tutte le unita`di misura tradizionali era difficile dire quale si sarebbe presa come riferimento, come dici tu le unita`di misura non sempre sono comode ma in base al contesto una o l'altra puo`essere la migliore e inoltre sarebbe stato anche visto come un favoritismo nei confronti di una regione o dell'altra.

A questo punto cosa fare? Come ovviare alla cosa? Fare un qualche calcolo basandosi su quelle esistenti per definirne una nuova? Che scomodo... dire la nuova unita`di misura sono 1/2 piede e 1/2 pertica. Meglio crearne una ex novo e questo mi trova d'accordo... certamente la definizione che tu dai basata sul meridiano fondamentale non e`proprio la piu`comoda.

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Re: unità di misura

Messaggio da delfo52 »

Ho appena visto in TV la finale di coppa del mondo di tiro con l'arco. Come in tutti i sistemi di misurazione, anche nello sport i sistemi conteggio dei risultati sono...matematica applicata.
Nessun sistema è perfetto; le Federazioni ogni tanto cambiano regole e punteggi. Ormai quasi sempre tenendo d'occhio più l'aspetto telegenico che l'equità.
Come nel tennis si è introdotto il tie-break ormai anche in molte altre discipline.
Osservando la cosa dal punto di vista matematico-statistico è un controsenso. Se i contendenti sono in una situazione di parità dopo un congruo tempo o un congruo numero di azioni, significa che la differenza di valore tra i due è piccola; se scopo della gara è scoprire chi è il migliore, occorrerebbe allungare in modo significativo la partita, in modo che emerga una differenza statisticamente significativa.
Nella gara che ho visto, dopo 15 o 20 frecce, i due contendenti, un ragazzo brasiliano e un giovane americano, erano pari.
A questo punto il regolamento prevede...una freccia secca !Oltretutto, mentre durante tutto il torneo, il punteggio viene calcolato per corone circolari concentriche (10 punti il cerchio centrale (raggio 5 cm credo; 9 punti una corona circ di altri 5 cm, e così via...), nella freccai decisiva, viene misurata la distanza dal centro. E' così successo che , pur avendo centrato entrambi la corona da 9, ha vinto l'americano il cui dardo si è piantato a 61 mm dal centro contro gli 81 del rivale.
A questo punto, perché non misurare tutti i colpi i questo modo?
Enrico

Gianfranco
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Re: unità di misura

Messaggio da Gianfranco »

Confesso che sono ignorante di sport e conoscevo la regola del tie-break solo nel gioco "Reazione a catena" condotto da Amadeus e nei calci di rigore dei campionati di calcio.
Nel caso del tiro con l'arco, sulle prime ero d'accordo con te, Enrico, ma in seguito mi sono venuti dei dubbi sulla base delle seguenti considerazioni (telegrafiche).
1) dici:
occorrerebbe allungare in modo significativo la partita, in modo che emerga una differenza statisticamente significativa
Così la partita potrebbe allungarsi troppo e certamente subentrerebbero fenomeni come la stanchezza, la deconcentrazione che sono estranei alla bravura nello sport specifico.
In una gara di tiro con l'arco, cosa vogliamo confrontare: la capacità di centrare il bersaglio in un piccolo numero di prove o la capacità di resistenza, concentrazione etc. andando avanti a oltranza?

2) Se due oggetti hanno pesi che differiscono di 1 g, è praticamente impossibile distinguerli con una bilancia che ha una sensibilità di 5 g. Posso pure pesarli 100 volte ma non apprezzerò la differenza. Allora mi basta una sola pesata con una bilancia sensibile al centigrammo per capire quale è il più pesante dei due. Così si giustifica il tiro secco di una freccia con misura al millimetro. Tuttavia le differenze di pochi millimetri, nel tiro con l'arco, potrebbero dipendere da fattori casuali indipendenti dalla bravura dell'arciere.

Perché allora non si fa la stessa misura fin dall'inizio? (Come per esempio accade in altre gare, tipo corse, salti, lanci a distanza)
Non lo so. Forse perché la sfida sarebbe meno spettacolare.
Pace e bene a tutti.
Gianfranco

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Re: unità di misura

Messaggio da delfo52 »

sicuramente, quello che conta è la spettacolarità, e la facilità di ripresa televisiva. Vedi le modifiche ai regolamenti della pallavolo, del tennistavolo... Per fare spettacolo, hanno anche modificato gli indumenti delle pallavoliste ! ma quella è un'altra storia.
Riguardo l'allungare le gare, bisogna dire che i tornei di tennis più famosi e prestigiosi (slam) sono quelli in cui si gioca al meglio dei cinque ste. Nella pallacanestro americana, più si va avanti con la stagione, più gli scontri si allungano. Nei play-off si gioca al meglio delle cinque, e credo addirittura delle sette partite. Nel football americano, invece, tutto si gioca in uno scontro secco tra le due squadre migliori (superbowl).
Enrico

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