sentita con le mie orecchie

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delfo52
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sentita con le mie orecchie

Messaggio da delfo52 »

Giornale radio. notizia sulle code agli uffici postali per la consegna della domanda di regolarizzazione.
Testuale:
in poche ore presentate oltre mezzo milione di domande; 310.000 solo nella prima mezz'ora, con punte di 10.000 al minuto....[/b]
Enrico

peppe
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Messaggio da peppe »

Bisognerebbe capire,quale "metro" usa il giornalista per fare le sue misure,e cosa intende con l'avverbio ( o preposizione?) oltre (*).

Se in 30 minuti sono state presentate 310.000 domande,in 60 minuti,e quindi 1 ora,diventano ben 620.000,ossia 120.000 in più delle 500.0000,che secondo il giornalista anzi il radiocronista (la notizia è stata udita dalle orecchie di delfo52,alla radio) sarebbero state smaltite il poche ore.

Evidentemente dopo la prima mezz'ora,se la sono presa comodo.
--
(*)
E ora vichiedo scusa,ma... toglietemi una curiosità grammaticale.

Siccome oltre grammaticalmente parlando può fungere sia da avverbio (avv.) che da preposizione (prep.),nella frase citata da Enrico "oltre mezzo milione",che funzione svolge?

Ho provato a consultare il De Mauro...e penso che nella fattispecie svolga la funzione di avv. però non ne sono così sicuro. Infatti:

ól|tre
avv. , prep.
FO
1a avv. , più avanti, al di là di un punto di riferimento spaziale: non mi ha visto e ha proseguito o. , è passato o. con indifferenza | fig. , al di là di un limite ritenuto giusto e conveniente: lo scherzo è andato troppo o. , ti sei spinto troppo o. con le tue richieste

1b avv. , al di là di un punto di riferimento temporale: non ci tratteniamo o. , la riunione non durerà o. ; essere o. negli anni: avere un’età avanzata

1c avv. , più: il sentiero prosegue ancora per un chilometro e o. , lo abbiamo aspettato per un’ora e o.

2a prep. , al di là di, di là da: o. la siepe, o. le montagne c’è la Francia, la pianura si estende per molti chilometri o. il fiume; essere o. i trenta, i quaranta, ecc.: avere più di trenta, di quarant’anni, ecc. | fig. , in espressioni che indicano il superamento di una norma, di un limite, ecc.: o. il giusto, o. il lecito, o. la misura, o. i limiti della decenza; andare, spingersi o. i limiti, o. ogni limite: esagerare, eccedere

2b prep. , più di: un volume con o. mille pagine, non lo sento da o. una settimana
[...]

Sono oltremodo graditi eventuali chiarimenti.
Grazie.
Peppe

delfo52
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Messaggio da delfo52 »

anche il Devoto-Oli presenta l'avverbio come espressione di superamento (modale,spaziale o temporale) e la preposizione nel senso di "dall'altra parte".
Viene dimenticato il senso di superamento "quantitativo-numerico".
Qualcuno deve farlo presente ai curatori !
Coaì, a orecchio, direi che quando OLTRE è seguito da un qualcosa che porta l'articolo deteminativo, è preposizione
OLTRE L'ARNO
OLTRE LA SIEPE
quando è seguito da qualcosa che finge da termine di paragone o di misura, è avverbio
OLTRE MILLE SOLDATI ATTAACCARONO...
HO MANGIATO OLTRE DIECI BISCOTTI
E' STATO IN PRIGIONE OLTRE UN ANNO

SE&O
Enrico

Pasquale
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Messaggio da Pasquale »

Secondo me è avverbio quando non è seguito da niente:

ATTACCARONO MILLE SOLDATI ED OLTRE
HO MANGIATO DIECI BISCOTTI ED OLTRE
E' STATO IN PRIGIONE UN ANNO ED OLTRE

Però potremmo dire anche (ih, ih, ih.....) :

inOLTRE ATTACCARONO MILLE SOLDATI
inOLTRE HO MANGIATO DIECI BISCOTTI
inOLTRE E' STATO IN PRIGIONE UN ANNO
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Ivana
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Messaggio da Ivana »

Peppe, Enrico, reputo abbiate ragione entrambi...
"Oltre" è stato usato come "preposizione impropria"; dal punto di vista semantico, però, (cioè col significato di "più di") è un avverbio con valore di quantità...

Ciao
Ivana
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delfo52
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Messaggio da delfo52 »

per restare nel campo sella grammatica, e sempre nel significato di "oltre"
la espressione "di la' da" : di là dal mare, di là dai monti,
come va classificata: "preposizione articolata impropria", locuzione avverbiale ?
cambia se siamo fiorentini e scriviamo, tutto attaccato DILADDARNO, o DILADD'ARNO ?

Altro argomento lessicale:
a Bologna si dice, e si scrive sulle targhette, TIRO, nel senso dell'impulso elettrico dato per aprire il portone o il cancello. (Ti dò il tiro, che così sali... Grazie dottore, aspetti che le dò il tiro...Dammi il tiro che ho lasciato le chiavi in macchina...)
Sul dizionario questa accezione non esiste.
Come dite voi in giro per l'Italia?
N.B. credo che la forma derivi da obsoleti strumenti a corda che consentivano l'alzata del chiavistello a distanza.
Enrico

panurgo
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Messaggio da panurgo »

delfo52 ha scritto:per restare nel campo sella grammatica, e sempre nel significato di "oltre"
la espressione "di la' da" : di là dal mare, di là dai monti,
come va classificata: "preposizione articolata impropria", locuzione avverbiale ?
cambia se siamo fiorentini e scriviamo, tutto attaccato DILADDARNO, o DILADD'ARNO ?
Credo si possa scrivere solo "di là d'Arno" o "diladdarno" (la pronuncia è comunque la stessa)
delfo52 ha scritto:Altro argomento lessicale:
a Bologna si dice, e si scrive sulle targhette, TIRO, nel senso dell'impulso elettrico dato per aprire il portone o il cancello. (Ti dò il tiro, che così sali... Grazie dottore, aspetti che le dò il tiro...Dammi il tiro che ho lasciato le chiavi in macchina...)
Sul dizionario questa accezione non esiste.
Come dite voi in giro per l'Italia?
N.B. credo che la forma derivi da obsoleti strumenti a corda che consentivano l'alzata del chiavistello a distanza.
Noi, poveri Veneti, diciamo: "Ti apro la porta (il cancello ecc.)..." :wink:
il panurgo

Principio di Relatività: $\mathbb{m} \not \to \mathbb{M} \, \Longleftrightarrow \, \mathbb{M} \not \to \mathbb{m}$
"Se la montagna non va a Maometto, Maometto NON va alla montagna"

Ivana
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Messaggio da Ivana »

delfo52 ha scritto:per restare nel campo sella grammatica, e sempre nel significato di "oltre"
la espressione "di la' da" : di là dal mare, di là dai monti,
come va classificata: "preposizione articolata impropria", locuzione avverbiale ?
cambia se siamo fiorentini e scriviamo, tutto attaccato DILADDARNO, o DILADD'ARNO ?...
Si tratta, comunque, (traducendo in italiano) di locuzione prepositiva...

Ciao
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Pasquale
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Messaggio da Pasquale »

Si, ricordo questi meccanismi con corda, o meglio un semplice spago, che proveniva da un buco nel pavimento e poggiava su carrucole nelle curve, ma anche nel profondo sud, come a Venezia, si diceva "aspetta che ti apro".
Per bussare, sui portoni, o portoncini, c'erano dei batacchi di ferro, oppure una cordicella, che facendo il percorso inverso dell'apriporta, terminava nell'appartamento su una campanella: è questo il caso in cui prima si "tirava" la corda e poi si "tagliava" la corda.......per non prendere una secchiata d'acqua.
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Messaggio da delfo52 »

se, come pare, l'uso del termine "tiro" nell'accezione di "apertura a distanza" è geograficamente limitato, sarebbe interessante averne conferma, interpellando aziende produttrici di targhette-per-pulsanti e i loro cataloghi. Immagino che scritte del tipo "luce", "luce scale", "cancello"...dovrebbero avere un mercato nazionale, mentre quelle per il "tiro" magari sono prodotte solo da qualche azienda emiliana....

Per restare in ambito "letterario", approfitto di questa piccola,ma colta e gentile, tribuna, per farmi portavoce di un appello di una famiglia di miei assistiti.
Si tratta di una famiglia di italo-argentini, tornati in Italia da 4 anni, per comprensibili motivi. Il padre, sui 45 anni, è un ingegnere, ma ha avuto la sfortuna di essere colpito da un ictus cerebrale, dopo pochi mesi che era in Italia (mentre moglie e figlia ereno ancora in sudamerica). Si è ripreso abbastanza bene, ma può lavorare solo part-time; la moglie, laureata in spagnolo, si adatta a fare la colf, mentre la figlia 15enne si è iscritta al classico. E' una ragazza certamente dotata, ma le difficlotà sono tante.
E tra queste, non ultima, quella economica. Ieri la madre mi ha chiesto se conosco qualcuno che potrebbe cedere (o regalare) i vocabolari di greco e di latino.
Se qualcuno ne ha una copia di troppo....
Enrico

Bruno
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Messaggio da Bruno »

Enrico, non ho fatto il classico ( :( ) ma penso di riuscire a procurarti
un vocabolario di greco, ovviamente senza nessuna spesa...
Sappimi dire :wink:
A lunedì,

Bruno
(Bruno)

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sospension d'un momento;
e la bola iridessente gera 'ndagia.
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Meglio soluzioni sbagliate che risposte esatte.
{Rudi Mathematici}

Daniela
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Messaggio da Daniela »

Enrico io ho fatto lo scientifico e non ho piu' aperto il castiglioni-mariotti dal giorno in cui sono uscite le materie della maturita', purtroppo sta in un altro continente e in chissa' quale scatola o armadio, c'e' qualcos'altro che posso fare? Ciao
d.
Daniela
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Pasquale
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Messaggio da Pasquale »

Spiacente il mio vocabolario di latino era un Campanini e Carbone ed era di mia madre........oggi avrebbe un secolo e chissà che fine avrà fatto.
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Daniela
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Messaggio da Daniela »

Se il tuo Campanini Carboni (barbuto e analfabeta?) bussasse adesso alla mia porta, avrebbe quasi centovent'anni e morirei di spavento....
Daniela
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Pasquale
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Messaggio da Pasquale »

Eh si, in effetti alla mia epoca andava per la maggiore il Gheorghes, ma io dovevo arrangiarmi con l'altro...ed in fondo mi arrangiavo bene, perché lo guardavo poco.
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