scrivere matematica su internet
Moderatori: Gianfranco, Bruno
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scrivere matematica su internet
Ciao, a me servirebbe un modo semplice per scrivere formule matematiche su pagine web, un po' come qui sul forum dove si utilizza un editor latex... solo che non posso installare niente sullo spazio web dove intendo mettere le pagine...
qualcuno ha qualche consiglio su come fare?
grazie
qualcuno ha qualche consiglio su come fare?
grazie
Pi greco
Le prime volte che ho postato sul forum, non avendo voglia di leggermi le istruzioni del TeX, scrivevo le formule con Word (inserisci/oggetto/Microsoft Equation 3), poi facevo un copia e incolla su una pagina bianca in Paint e salvavo l'immagine in fomato JPG o GIF pronta per essere allegata al mio post.
E' un metodo un po' scomodo, farraginoso e inelegante ma magari funziona!
ciao
E' un metodo un po' scomodo, farraginoso e inelegante ma magari funziona!
ciao
Franco
ENGINEER
noun. (en-juh-neer)
someone who does precision guesswork based on unreliable data provided by those of questionable knowledge.
See also wizard, magician
ENGINEER
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someone who does precision guesswork based on unreliable data provided by those of questionable knowledge.
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Io farei quasi come Franco:
1) scrivi la tua formula su Base5 (in una risposta a qualsiasi post)
2) lanci l'anteprima e ottieni il risultato grafico voluto
3) lo evidenzi con il tasto sinistro del mouse e lo copi in memoria con il tasto destro
4) apri un documento Word e fai "Incolla"
adesso hai la tua formula in un documento word e non so se è sufficiente, nel senso che non so se si può rilasciare sulla pagina Web un documento Word; altrimenti
5) procedi con la creazione di un'immagine, come dice Franco, cioè clicchi con il sinistro sulla formula, per evidenziarla, clicchi col destro e fai "Copia"; quindi
6) apri Paint, fai "Incolla" e generi un'immagine jpg, sperando che almeno questa sia trasferibile sulla pagina Web (non è possibile saltare il passaggio 4).
7) Cancelli il lavoro impostato su Base5, o comunque non lo invii, o se per errore l'hai inviato, lo cancelli subito prima che qualcuno risponda, oppure se qualcuno ha già risposto, modifichi il messaggio sostituendo tutto con un paio di puntini.
1) scrivi la tua formula su Base5 (in una risposta a qualsiasi post)
2) lanci l'anteprima e ottieni il risultato grafico voluto
3) lo evidenzi con il tasto sinistro del mouse e lo copi in memoria con il tasto destro
4) apri un documento Word e fai "Incolla"
adesso hai la tua formula in un documento word e non so se è sufficiente, nel senso che non so se si può rilasciare sulla pagina Web un documento Word; altrimenti
5) procedi con la creazione di un'immagine, come dice Franco, cioè clicchi con il sinistro sulla formula, per evidenziarla, clicchi col destro e fai "Copia"; quindi
6) apri Paint, fai "Incolla" e generi un'immagine jpg, sperando che almeno questa sia trasferibile sulla pagina Web (non è possibile saltare il passaggio 4).
7) Cancelli il lavoro impostato su Base5, o comunque non lo invii, o se per errore l'hai inviato, lo cancelli subito prima che qualcuno risponda, oppure se qualcuno ha già risposto, modifichi il messaggio sostituendo tutto con un paio di puntini.
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$\text { }$ciao ciao
E' la somma che fa il totale (Totò)
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quello si, e' abbastanza semplice... il problema e' che cercando di mettere su un sito molte formule mi veniva piu' comodo un sistema che traducesse un codice per esempio tex in un'immagine un po' come avviene sul forum... in questo modo e' molto piu' facile per me editare le formule direttamente online e classificarle utilizzando un database eccetera...
Pi greco
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Prova così:
Piazza nella tua pagina html questo codice e vedi se funziona (credo servano i CHMOD 777 se sei su Unix):
Ogni volta che ti serve una formula nuova basta che modifichi l'ultima parte dell'attributo src del tag img. Ad esempio:
Sicuramente non è comodissimo, ma sempre meglio, credo, che creare immagini ogni volta.
Saluti!
Z.
Piazza nella tua pagina html questo codice e vedi se funziona (credo servano i CHMOD 777 se sei su Unix):
Codice: Seleziona tutto
<img src="http://www.actuary.ca/cgi-bin/mimetex.cgi?x=\frac{-b\pm\sqrt{b^2-4ac}}{2a}">
Codice: Seleziona tutto
<img src="http://www.actuary.ca/cgi-bin/mimetex.cgi?x=\frac12">
Saluti!
Z.
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OK;
ma ricordati che non è corretto usare il cgi-bin di qualcun altro;
se devi creare un blog di matematica, ci sono dei servizi di hosting appositi per questi blog che ti mettono a disposizione Latex per scrivere formule, che è di gran lunga migliore del tex.
Poi, ho visto che utilizzi il php;
molto probabilmente allora il servizio di hosting che hai, ti permette di utilizzare anche script cgi;
in tal caso ti basta inserire lo script mimetex.cgi (lo puoi scaricare da sito dell'autore: http://www.forkosh.com/mimetex.zip ) nella cartella cgi-bin, presente nel tuo account.
Se poi devi solo inserire una formula ogni tanto ...
Ciao
Admin
ma ricordati che non è corretto usare il cgi-bin di qualcun altro;
se devi creare un blog di matematica, ci sono dei servizi di hosting appositi per questi blog che ti mettono a disposizione Latex per scrivere formule, che è di gran lunga migliore del tex.
Poi, ho visto che utilizzi il php;
molto probabilmente allora il servizio di hosting che hai, ti permette di utilizzare anche script cgi;
in tal caso ti basta inserire lo script mimetex.cgi (lo puoi scaricare da sito dell'autore: http://www.forkosh.com/mimetex.zip ) nella cartella cgi-bin, presente nel tuo account.
Se poi devi solo inserire una formula ogni tanto ...
Ciao
Admin
Pietro Vitelli (Amministratore del Forum)
"Un matematico è una macchina che converte caffè in teoremi" Paul Erdös
www.pvitelli.net
"Un matematico è una macchina che converte caffè in teoremi" Paul Erdös
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Hai ragione (avevo anche pensato di mandarti un MP prima di consigliare una simile cosa ma poi ho pensato che fosse una sciocchezza).ma ricordati che non è corretto usare il cgi-bin di qualcun altro;
In ogni caso credo che se avessero voluto impedire l'utilizzo del cgi-bin avrebbero messo la cartella coi permessi di esecuzioni da remoto negati... Probabilmente non temono attacchi particolari. Base5 impedisce l'utilizzo del cgi-bin per chi non risiede sul server, e lo stesso fa il sito dell'autore del mimetex. Posso capire le esigenze di pigreco e per questo ho consigliato una cosa non completamente ortodossa. Ci tengo a ricordare a Pigreco che se il sito che ospita mimetex decidesse di cambiare le impostazioni di utilizzo della cartella tutto il suo lavoro sarebbe irrecuperabile (o meglio, basterebbe trovare un altro host dal quale scroccare il mimetex).
NON ingegneria informatica, questo è certocosa dobbiamo studiare per imparare qualcosa su questi argomenti?
Il problema di queste tecniche, a parer mio, è che evolvono talmente in fretta da non prestarsi allo studio in senso tradizionale del termine. Ora che un concetto raggiunge livelli scolastici è diventato obsoleto. Oppure è stato fortemente modificato. Secondo me lo "smanettare", accompagnato da un minimo di visione globale, è un ottimo metodo di apprendimento. Questa idea di andare a prendere i cgi di un altro mi è venuto in mente per caso, e non ero certo che potesse funzionare fino a che non l'ho provata. Se fossi stato metodico avrei approfondito lo studio della gestione dei server, e dopo 4 anni avrei potuto concludere che probabilmente esiste qualche cartella di qualche host che permette l'utilizzo di mimitex da remoto. E chissà in quei quattro anni cosa sarebbe potuto cambiare!
Saluti!
Z.
hai descritto in modo credo assai appropriato il modo in cui le conoscenze (un certo tipo di conoscenze) oggi vengono diffuse e acquisite.
Sta tutto lì.
Il fascino indiscutibile che prova chi "smanetta"...
e l'avversione, la repulsione istintiva che altri (io sono il primo) provano...
"andare a vedere" senza aver prima acquisito una visione globale d'insieme (tipo, un indice) è contrario alla mia "religione". Quando mi capita di agire in questo modo, lo faccio sempre con il freno a mano tirato....
A parte i risvolti personali, credo che questo sia uno dei punti più profondamente innovativi del mondo "informatico"; il fatto che non sta mai fermo e che non esiste un modo "ortodosso" di apprendere.
La cosa ha indubbi vantaggi, ma espone a rischi e pericoli facilmente intuibili. Chi oggi è giovane ed "elastico", in grado di cambiare sistemi e regole ogni tre o quattro anni, prima o poi vorrà, o dovrà, fermarsi. E i suoi strumenti, le sue regole, i suoi sistemi saranno inutili e inservibili: diventerà un analfabeta.
Se pensiamo che il sistema di immagazzinamento e ri-lettura delle informazioni usato dagli scribi egizi 45 secoli fa sono ancora fruibili, mentre non sarò più in grado di recuperare una poesia che ho scritto nel 1992 e che è archiviata su un dischetto da 5.25 (quelli flosci, ricordate?...), se pensiamo a questo, a me un qualche dubbio sul "progresso" viene.
Sta tutto lì.
Il fascino indiscutibile che prova chi "smanetta"...
e l'avversione, la repulsione istintiva che altri (io sono il primo) provano...
"andare a vedere" senza aver prima acquisito una visione globale d'insieme (tipo, un indice) è contrario alla mia "religione". Quando mi capita di agire in questo modo, lo faccio sempre con il freno a mano tirato....
A parte i risvolti personali, credo che questo sia uno dei punti più profondamente innovativi del mondo "informatico"; il fatto che non sta mai fermo e che non esiste un modo "ortodosso" di apprendere.
La cosa ha indubbi vantaggi, ma espone a rischi e pericoli facilmente intuibili. Chi oggi è giovane ed "elastico", in grado di cambiare sistemi e regole ogni tre o quattro anni, prima o poi vorrà, o dovrà, fermarsi. E i suoi strumenti, le sue regole, i suoi sistemi saranno inutili e inservibili: diventerà un analfabeta.
Se pensiamo che il sistema di immagazzinamento e ri-lettura delle informazioni usato dagli scribi egizi 45 secoli fa sono ancora fruibili, mentre non sarò più in grado di recuperare una poesia che ho scritto nel 1992 e che è archiviata su un dischetto da 5.25 (quelli flosci, ricordate?...), se pensiamo a questo, a me un qualche dubbio sul "progresso" viene.
Enrico
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Sì, avrei dovuto per correttezza precisarlo, anche se mi sembrava abbastanza evidente. Bisognerebbe leggere di cosa si occupa il sito http://www.actuary.canon avevo capito che fosse un cgi interno di qualche sito
Il fatto che non ci siano protezioni potrebbe indicare proprio che non gliene frega niente di proteggersi. Tra l'altro, ho trovato quel sito indicato in un altro forum inglese nel quale si presentava il tuo stesso problema. Quindi credo che il fatto sia ben noto...
Ammetterai che non è possibile apprendere con precisione e nel loro insieme tali conoscenze. Per questo ci sono i tecnici e chi li coordina (che in genere non capisce i dettagli ma dovrebbe avere una visione di insieme molto più ampia dei suoi sottoposti). Può sembrare triste, ma difficilmente ci saranno ancora i Galileo, i Newton del passato. Saranno sostituiti con il Linux Team, il dipartimento del MIT e così via. Oppure dal professorone mafioso che fa sgobbare i suoi sottoposti e si pubblica le cose a suo nome. Ma questo atteggiamento è comunque destinato a diminuire. Le manipolazioni dei referee internazionali o i vari giochi di potere, le approssimazioni, i trucchi delle ricerche diventeranno sempre più evidenti. Certo, il rischio opposto è l'assoluta anarchia della rete, dei protocolli, degli strumenti... Ma sono già nati i colossi con interessi economici notevoli e credo che questo rischio, nel bene e nel male, sia stato allontanato.hai descritto in modo credo assai appropriato il modo in cui le conoscenze (un certo tipo di conoscenze) oggi vengono diffuse e acquisite.
Credo sia la seconda volta che ti lasci sfuggire una così simpatica provocazione. Quindi, pur non avendo il tempo per una seria discussione passo-passo, lascio anch'io qualche spunto di riflessione:Se pensiamo che il sistema di immagazzinamento e ri-lettura delle informazioni usato dagli scribi egizi 45 secoli fa sono ancora fruibili, mentre non sarò più in grado di recuperare una poesia che ho scritto nel 1992 e che è archiviata su un dischetto da 5.25 (quelli flosci, ricordate?...), se pensiamo a questo, a me un qualche dubbio sul "progresso" viene.
Non so quale PERCENTUALE delle tavolette o papiri scritti degli antichi egizi siano rimaste intatte fino a oggi. E non so quante di queste tavolette resteranno preservate per i prossimi 6000 anni, nonostante tutte le protezioni di cui godono oggi. Quindi la perdita della tua poesia (anch'io ho perso un racconto a cui tenevo molto) potrebbe benissimo rientrare nella tavoletta n° 67239 distrutta durante una battaglia.
Il sistema di immagazzinamento e ri-lettura delle informazioni usato dagli scribi egizi non è fruibile a tutti, senza l'intermediazione degli egittologi. E credo esistano più convertitori 5.25 -> 3.25 che egittologi
Chiaramente l'avere tecniche più avanzate di memorizzazione implica una maggiore difficoltà nella loro gestione e la necessità di continui aggiornamenti. Per questo è necessario pensare una buona strategia di back-up per tutti i nostri dati. E il fatto che l'hard disk potrebbe rompersi da un momento all'altro è meno probabile, credo, della caduta di una tavolette d'argilla, o del deterioramento di un papiro.
Infine, essendo l'informazione ricevibile da tutti e duplicabile infinite volte, si ha di sicuro una maggiore probabilità di memorizzazione. Con questo non voglio dire che tutti i problemi siano stati risolti, ma solo che ne sorgeranno di nuovi (la gestione della privacy, ad esempio, o la preservazione di documenti dei quali non frega niente a nessuno (al momento, almeno)).
Bon, saluti!
Gli indici sono uno strumento che anch'io ho spesso utilizzato come visione d'insieme e come sintesi mnemonica, tuttavia ho l'impressione che la tecnica illustrata da Ziogiò sia quasi una necessità in alcune circostanze: potremmo paragonare il caso a quei pranzi in cui ti presentano decine di assaggini, che non ti riempiono la pancia con un solo bel piattone di spaghetti allo scoglio, ma certamente non ti lasciano a digiuno e nemmeno insoddisfatto.
E' meglio conoscere poco di molto, oppure molto di poco? Forse dipende dagli obiettivi che occorre raggiungere, ma mi pare di aver ascoltato qualcosa sull'argomento fra i vari interventi nell'ambito del festival della matematica.
In effetti, il fattore tempo, messo in evidenza da Ziogiò, influenza molto le scelte, ma non è detto che per alcuni argomenti non si possa approfondire, o che non si possa approfondire al momento opportuno.
In sostanza, l'ambiente inteso in senso ampio influenza le scelte, gli approcci e quant'altro, ai fini della "sopravvivenza", senza considerare l'influenza dei singoli sull'ambiente: sta di fatto che se oggi un bimbo di 2 anni, senza che alcunché gli sia stato insegnato sull'argomento, apre un lettore di DVD, vi infila un DVD e lo fa partire, vuol dire che esistono metodi di apprendimento sconosciuti fino a qualche tempo fa: se poi questo sia bene o male, è tutta un'altra storia.
Non sappiamo dove andiamo a parare, ma potremmo ipotizzare che il futuro appartenga a chi sarà meglio in grado di districarsi fra le molte conoscenze, anche se non approfondite; potremmo ipotizzare che l'esperto, mentre oggi occupa posizioni di rilievo nell'organizzazione sociale, un domani finisca al servizio mal pagato di chi detiene la visione globale della conoscenza (non la conoscenza globale) e quindi il potere.
I politici, ad esempio, che sono coloro che detengono il potere e che decidono del destino dei popoli, non sono forse già oggi quelli che capiscono tutto di tutto?
R.I.P.
E' meglio conoscere poco di molto, oppure molto di poco? Forse dipende dagli obiettivi che occorre raggiungere, ma mi pare di aver ascoltato qualcosa sull'argomento fra i vari interventi nell'ambito del festival della matematica.
In effetti, il fattore tempo, messo in evidenza da Ziogiò, influenza molto le scelte, ma non è detto che per alcuni argomenti non si possa approfondire, o che non si possa approfondire al momento opportuno.
In sostanza, l'ambiente inteso in senso ampio influenza le scelte, gli approcci e quant'altro, ai fini della "sopravvivenza", senza considerare l'influenza dei singoli sull'ambiente: sta di fatto che se oggi un bimbo di 2 anni, senza che alcunché gli sia stato insegnato sull'argomento, apre un lettore di DVD, vi infila un DVD e lo fa partire, vuol dire che esistono metodi di apprendimento sconosciuti fino a qualche tempo fa: se poi questo sia bene o male, è tutta un'altra storia.
Non sappiamo dove andiamo a parare, ma potremmo ipotizzare che il futuro appartenga a chi sarà meglio in grado di districarsi fra le molte conoscenze, anche se non approfondite; potremmo ipotizzare che l'esperto, mentre oggi occupa posizioni di rilievo nell'organizzazione sociale, un domani finisca al servizio mal pagato di chi detiene la visione globale della conoscenza (non la conoscenza globale) e quindi il potere.
I politici, ad esempio, che sono coloro che detengono il potere e che decidono del destino dei popoli, non sono forse già oggi quelli che capiscono tutto di tutto?
R.I.P.
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$\text { }$ciao ciao
E' la somma che fa il totale (Totò)
$\text { }$ciao ciao
E' la somma che fa il totale (Totò)
ottimo e ben calzante il paragone con le cene a buffet !!
il guaio è che tu dici che se ne esce graditamente soddisfatti, mentre io....molto difficilmente trovo l'esperienza giovevole; il più delle volte, mi astengo, proprio per il motivo di cui trattasi......!
è anche vero che i lettori e traduttori tecnologici sono più numerosi dei papirologi, ma una bella lapide romana posso leggerla, e magari anche comprenderla, con le sole forze mie e l'aiuto del sole per un po' di luce; mentre tutto lo staff di google quando manca la corrente, è incapace di intendere e di volere....
il guaio è che tu dici che se ne esce graditamente soddisfatti, mentre io....molto difficilmente trovo l'esperienza giovevole; il più delle volte, mi astengo, proprio per il motivo di cui trattasi......!
è anche vero che i lettori e traduttori tecnologici sono più numerosi dei papirologi, ma una bella lapide romana posso leggerla, e magari anche comprenderla, con le sole forze mie e l'aiuto del sole per un po' di luce; mentre tutto lo staff di google quando manca la corrente, è incapace di intendere e di volere....
Enrico
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Hi!
Secondo me il potere politico come viene inteso oggi è un potere praticamente inesistente, se non in pochi paesi, e debole rispetto al potere economico, col quale molto spesso è in simbiosi. In poche parole, se domani un governo varasse norme quali, ad esempio, l'obbligo di assunzione da parte di tutti gli uffici pubblici di sistemi operativi Linux, l'uso di Skype per le telefonate, la riduzione dell'imbottitura delle sedie in Senato e altre norme alle quali credo nessuna ideologia potrebbe opporsi, verrebbe immediatamente bloccato dagli interessi economici delle case proprietarie. Oppure, sul tema delle liberalizzazioni, appena si cerca di introdurre qualche cauta riforma questa viene bloccata da una determinata lobby. Può essere approvata una legge ma non si è in grado di farla rispettare a tutti. La dichiarazioni di guerra sono decise prima dai grandi interessi economici e ratificate poi dai governi.
Per questo secondo me è un potere debole, e genera una classe spesso improduttiva, sempre più stretta intorno ai suoi privilegi. Per carità, sicuramente esistono delle eccezioni a quanto detto e l'attuale sistema politico è quanto di meglio siamo riusciti a pensare in 4000 anni di storia. Distruggere è facile, costruire qualcosa di nuovo no.
Infine sul saper tutto di tutto, aldilà delle facili ironie che si potrebbero fare (ricordando ad esempio i video delle Iene), direi che non è proprio così. Gente che si è occupata di spettacolo o scienze umanistiche, senza voler assolutamente sminuire queste professioni, può alzare la mano (o pigiare il suo pulsantino e, se è scaltro, anche quello dei vicini) durante una votazione di ambito energetico o scientifico. Non credo che costoro si prendano spesso la briga di consultare i vari esperti in materia...
Saluti!
Z.
Dipende anche dall'argomento. Di matematica, ad esempio, proprio per il modo in cui è strutturata, è difficile sapere poco di molto. Di internet, invece, non è necessario capire il livello di connessione fisico per scrivere un'applicazione di rete ben funzionante. E' stato costruito così, anche per questo motivo.E' meglio conoscere poco di molto, oppure molto di poco?
Io credo sia già così (anche se l'esperto bravo è comunque ben pagato, anche se magari non come il suo capo. Ma in fondo non si assume nessuna responsabilità particolare).potremmo ipotizzare che l'esperto, mentre oggi occupa posizioni di rilievo nell'organizzazione sociale, un domani finisca al servizio mal pagato di chi detiene la visione globale della conoscenza (non la conoscenza globale) e quindi il potere.
Non riesco a capire se sei serio o fai dell'ironiaI politici, ad esempio, che sono coloro che detengono il potere e che decidono del destino dei popoli, non sono forse già oggi quelli che capiscono tutto di tutto?
Secondo me il potere politico come viene inteso oggi è un potere praticamente inesistente, se non in pochi paesi, e debole rispetto al potere economico, col quale molto spesso è in simbiosi. In poche parole, se domani un governo varasse norme quali, ad esempio, l'obbligo di assunzione da parte di tutti gli uffici pubblici di sistemi operativi Linux, l'uso di Skype per le telefonate, la riduzione dell'imbottitura delle sedie in Senato e altre norme alle quali credo nessuna ideologia potrebbe opporsi, verrebbe immediatamente bloccato dagli interessi economici delle case proprietarie. Oppure, sul tema delle liberalizzazioni, appena si cerca di introdurre qualche cauta riforma questa viene bloccata da una determinata lobby. Può essere approvata una legge ma non si è in grado di farla rispettare a tutti. La dichiarazioni di guerra sono decise prima dai grandi interessi economici e ratificate poi dai governi.
Per questo secondo me è un potere debole, e genera una classe spesso improduttiva, sempre più stretta intorno ai suoi privilegi. Per carità, sicuramente esistono delle eccezioni a quanto detto e l'attuale sistema politico è quanto di meglio siamo riusciti a pensare in 4000 anni di storia. Distruggere è facile, costruire qualcosa di nuovo no.
Infine sul saper tutto di tutto, aldilà delle facili ironie che si potrebbero fare (ricordando ad esempio i video delle Iene), direi che non è proprio così. Gente che si è occupata di spettacolo o scienze umanistiche, senza voler assolutamente sminuire queste professioni, può alzare la mano (o pigiare il suo pulsantino e, se è scaltro, anche quello dei vicini) durante una votazione di ambito energetico o scientifico. Non credo che costoro si prendano spesso la briga di consultare i vari esperti in materia...
Che è, un augurio per il futuro?R.I.P.
In effetti è una prospettiva agghiacciante Però la difficoltà che ormai abbiamo a produrre corrente è simile a quella che avevano i romani a realizzare lapidi: irrisoria. Possono verificarsi momentanei blocchi di parte dei sistemi (come il giorno dell'undici settembre, quando la dorsale americana venne in parte bloccata a causa della distruzione di uno dei 14 root server universali), ma un blocco totale è abbastanza impensabile. Certo in caso di guerra mondiale nucleare sarebbe difficile salvare le informazioni digitali (ma anche quelle analogiche). O anche se tutti gli utenti entrassero in rete nello stesso istante di avrebbe una congestione totale... Ma mi sembrano fortunatamente ipotesi abbastanza fantascientifichementre tutto lo staff di google quando manca la corrente, è incapace di intendere e di volere
Saluti!
Z.