Cavolo frattale
Moderatori: Gianfranco, Bruno
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Cavolo frattale
Al mercato, stamattina, mi sono imbattuto in questa meraviglia
ecco i particolari della struttura fibonaccian-frattale
In più, tagliato a fettine e condito alla pinocchia (olio-aceto-pepe-sale) è una sciccheria
P.S.: manca un emoticons che si lecca i baffi
ecco i particolari della struttura fibonaccian-frattale
In più, tagliato a fettine e condito alla pinocchia (olio-aceto-pepe-sale) è una sciccheria
P.S.: manca un emoticons che si lecca i baffi
il panurgo
Principio di Relatività: $\mathbb{m} \not \to \mathbb{M} \, \Longleftrightarrow \, \mathbb{M} \not \to \mathbb{m}$
"Se la montagna non va a Maometto, Maometto NON va alla montagna"
Principio di Relatività: $\mathbb{m} \not \to \mathbb{M} \, \Longleftrightarrow \, \mathbb{M} \not \to \mathbb{m}$
"Se la montagna non va a Maometto, Maometto NON va alla montagna"
durante l'estate del 1978, mentre facevo ricerche per la mia tesi (in un'epoca in cui "fare ricerca" non voleva dire battere i tasti di una teastiera...), frequentai anche la biblioteca della facoltà di matematica. La mia tesi verteva sull'uso di certe proprietà geometrica alla lettura e alla interpretazione delle immagini microscopiche in istologia e in patologia.
Orbene, facendo le ricerche "alla vecchia maniera", si faceva così: dapprima si consultavano certi libroni "index" in cui erano indicizzati tutti gli articoli apparsi in centinaia e centinaia di riviste, secondo certe "parole chiave": un sistema rudimentale,...ma l'unico possibile.
Scoperto che, ad esempio, un articolo potenzialmente interessante, era pubblicato a pag 234 del secondo volume dell'anno 1973 della rivista "Pincopallino e l'algebra", occorreva andare dalla bibliotecaria, estorcerle il sito di collocazione sugli scaffali, trovare la rivista, e la pagina.
Con questo sistema, si dovevano materialmente sfogliare pagine e pagine contenenti articoli, spesso assolutamente inutili, talvolta miracolosamente centrati al bacio con l'argomento cercato (ma sfuggiti all'indicizzazione per keyword); ma la cosa più divertente, e quella che faceva perdere intere giornate di tempo, erano gli articoli "magici" che, pur lontani dall'argomento cercato, risultavano per i più svariati motivi, interessantissimi.
Tra questi, ricordo come fossero passati solo 27-28 anni una serie di articoli sui fibonaccismi in natura.
Quello che più di tutti mi stimolò fu un articolo sul numero delle spirali nei frutti delle conifere.
Il numero di dette spirali in una qualsiasi pigna, se si considerano le spire "orarie" e quelle "antiorarie" è sempre una coppia di due numeri successivi della serie di Fibonacci, variabile da specie a specie.
Tale disposizione è presente anche nei semi del girasole e in mille altri fiori (e cavoli !), ed è spiegata (?!) con considerazioni di risparmio energetico e di maggior equità di irraggiamento...
Sarà, ma a me è sempre piaciuto pensare, chiosando Einstein, che
Dio non gioca a dadi...ma si diverte con Fibonacci
Orbene, facendo le ricerche "alla vecchia maniera", si faceva così: dapprima si consultavano certi libroni "index" in cui erano indicizzati tutti gli articoli apparsi in centinaia e centinaia di riviste, secondo certe "parole chiave": un sistema rudimentale,...ma l'unico possibile.
Scoperto che, ad esempio, un articolo potenzialmente interessante, era pubblicato a pag 234 del secondo volume dell'anno 1973 della rivista "Pincopallino e l'algebra", occorreva andare dalla bibliotecaria, estorcerle il sito di collocazione sugli scaffali, trovare la rivista, e la pagina.
Con questo sistema, si dovevano materialmente sfogliare pagine e pagine contenenti articoli, spesso assolutamente inutili, talvolta miracolosamente centrati al bacio con l'argomento cercato (ma sfuggiti all'indicizzazione per keyword); ma la cosa più divertente, e quella che faceva perdere intere giornate di tempo, erano gli articoli "magici" che, pur lontani dall'argomento cercato, risultavano per i più svariati motivi, interessantissimi.
Tra questi, ricordo come fossero passati solo 27-28 anni una serie di articoli sui fibonaccismi in natura.
Quello che più di tutti mi stimolò fu un articolo sul numero delle spirali nei frutti delle conifere.
Il numero di dette spirali in una qualsiasi pigna, se si considerano le spire "orarie" e quelle "antiorarie" è sempre una coppia di due numeri successivi della serie di Fibonacci, variabile da specie a specie.
Tale disposizione è presente anche nei semi del girasole e in mille altri fiori (e cavoli !), ed è spiegata (?!) con considerazioni di risparmio energetico e di maggior equità di irraggiamento...
Sarà, ma a me è sempre piaciuto pensare, chiosando Einstein, che
Dio non gioca a dadi...ma si diverte con Fibonacci
Enrico
http://www.mcs.surrey.ac.uk/Personal/R. ... ibnat.html
all'indirizzo suindicato, certamente noto ai più, tra le mille meraviglie a tra i mille links a siti fibonacciani, è presentato un esemplare di broccolo che fa concorrenza a quello di Panurgo.
Ovviamente io non sono in grado di esportare la foto.
all'indirizzo suindicato, certamente noto ai più, tra le mille meraviglie a tra i mille links a siti fibonacciani, è presentato un esemplare di broccolo che fa concorrenza a quello di Panurgo.
Ovviamente io non sono in grado di esportare la foto.
Enrico
Ho visto la foto del broccolo che fa concorrenza a quello di Panurgo,e ho così scoperto che NON mi è più possibile inviare allegati.
Panurgo mi spieghi come hai fatto a inviare quel cavolo mostruoso?Hai chiesto il permesso all'Admin?
Ho letto la tua piccante ricetta, che sicuramente deve essere migliore della mia:fra gli ingredienti ci sono anch'io!
Ossia il pePpe
Ciao.
Panurgo mi spieghi come hai fatto a inviare quel cavolo mostruoso?Hai chiesto il permesso all'Admin?
Ho letto la tua piccante ricetta, che sicuramente deve essere migliore della mia:fra gli ingredienti ci sono anch'io!
Ossia il pePpe
Ciao.
Peppe
cavolo romano
http://www.webalice.it/palladinodimarce ... umnat.html
Alcuni lo chiamano "cavolo romano"...
Saludos
Alcuni lo chiamano "cavolo romano"...
Saludos
Ogni limite ha una pazienza! (Totò)
Ma no Peppe, il sistema è sempre lo stesso, cioè quello di depositare l'immagine su un sito che permette di farlo e quindi inserire nel testo il link a tale immagine, come qui di seguito:
....in questo caso ho inserito una miniatura, ma se clicchi sull'immagine, ottieni l'ingrandimento.
Il sistema precedente, che prevedeva come alternativa di inserire l'immagine in coda ai messaggi, è stato disattivato su questo nuovo forum.
....in questo caso ho inserito una miniatura, ma se clicchi sull'immagine, ottieni l'ingrandimento.
Il sistema precedente, che prevedeva come alternativa di inserire l'immagine in coda ai messaggi, è stato disattivato su questo nuovo forum.
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$\text { }$ciao ciao
E' la somma che fa il totale (Totò)
$\text { }$ciao ciao
E' la somma che fa il totale (Totò)
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- Amministratore del sito
- Messaggi: 869
- Iscritto il: mer apr 20, 2005 3:47 pm
- Località: Benevento
Il sistema degli allegati non è stato disattivato.
Purtroppo non funziona più da quando siamo passati a StoneRocket ma ancora non ho capito perchè.
Sto cercando di risolvere il guasto.
Admin
Purtroppo non funziona più da quando siamo passati a StoneRocket ma ancora non ho capito perchè.
Sto cercando di risolvere il guasto.
Admin
Pietro Vitelli (Amministratore del Forum)
"Un matematico è una macchina che converte caffè in teoremi" Paul Erdös
www.pvitelli.net
"Un matematico è una macchina che converte caffè in teoremi" Paul Erdös
www.pvitelli.net
Le orrende filiazioni di ultracorpi inviate da Peppe mi fanno sorgere un dubbio:ma esattamente,com'é la pianta del tremendo cavoletto?Come e dove cresce?A cosa deve il suo caratterstico fetore?Mi pare che prontoadimparare conosca due once(e più)di botanica:qualcuno sa rispondere?
Mi é venuto in mente un gustoso aneddoto raccontatomi da un amico di famiglia,professore universitario di Agraria:ogni anno o quasi,agli esami,viene fatta la domanda cruciale:"Mi parli delle coltivazioni tessili".
Ovviamente parte la discussione sul lino e il cotone,i più esperti tirano fuori anche la canapa...ma ogni anno uno o due studenti,presi forse dal fervore di mostrare le proprie conoscenze,ci mettono anche la seta
Il professore,piuttosto divertito,chiede delucidazioni sulla fantomatica "pianta della seta".
Vai col liscio!Lo studente deficiente farfuglia:"Beh...ha tante foglioline...dei rametti lunghi così e così...dei semini piccini piccini...si pianta a un dieci,quindici centimetri sotto il suolo...(notare come lo studente si tenga sul vago e cerchi di abbozzare,non avendo la minima idea di come quei simpatici animaletti detti appunto bachi da seta producano il pregiato tessuto).
La tragicomica va avanti più o meno a lungo a seconda del sadismo del professore e del rincoglionimento del terrorizzato studente.
E poi parlano di cris dell'università...
Saluti!
Mi é venuto in mente un gustoso aneddoto raccontatomi da un amico di famiglia,professore universitario di Agraria:ogni anno o quasi,agli esami,viene fatta la domanda cruciale:"Mi parli delle coltivazioni tessili".
Ovviamente parte la discussione sul lino e il cotone,i più esperti tirano fuori anche la canapa...ma ogni anno uno o due studenti,presi forse dal fervore di mostrare le proprie conoscenze,ci mettono anche la seta
Il professore,piuttosto divertito,chiede delucidazioni sulla fantomatica "pianta della seta".
Vai col liscio!Lo studente deficiente farfuglia:"Beh...ha tante foglioline...dei rametti lunghi così e così...dei semini piccini piccini...si pianta a un dieci,quindici centimetri sotto il suolo...(notare come lo studente si tenga sul vago e cerchi di abbozzare,non avendo la minima idea di come quei simpatici animaletti detti appunto bachi da seta producano il pregiato tessuto).
La tragicomica va avanti più o meno a lungo a seconda del sadismo del professore e del rincoglionimento del terrorizzato studente.
E poi parlano di cris dell'università...
Saluti!
Lo scopo principale di una dichiarazione DATA è quello di dare dei nomi alle costanti; anziché inserire ogni volta 3.141592653589793 come valore di $\pi$, con una dichiarazione DATA si può assegnare tale valore alla variabile PI che può essere poi usata per indicare la costante. Ciò rende anche più semplice modificare il programma, qualora il valore di $\pi$ dovesse cambiare.
-Da un vecchio manuale FORTRAN della Xerox
-Da un vecchio manuale FORTRAN della Xerox
Caro zeroinf non so dirti il nome della sostanza che da' ai cavoli il loro odore "particolare", e non ho mai visto la pianta dei cavolini di bruxelles viva, ma l'ho vista una volta intera dal verduriere. Consta di un cavolo abbastanza normale innestato su un lunghissimo gambo che e' quasi per intero ricoperto dai cavolini, nella foto di peppe vedi sulla destra un paio di gambi con le "escrescenze". Buon appetito... oh scusa scherzavo