Salve a tutti
Moderatori: Gianfranco, Bruno
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Salve a tutti
Ciao a tutti
vi ricordate della mia folle tesina col problemino del ragazzo che corre per la città sul motorino e vuole risparmiare sulla benzina?
Sono riuscita a strappare un 27 (pant pant!)
Grazie a tutti x i vostri consigli e aiuto
Forse tra un po' vi chiedero' aiuto per un'altra tesina. Che sarà di Fisica... vi confesso che in Fisica sono una zappa mostruosa... speriamo bene!
vi ricordate della mia folle tesina col problemino del ragazzo che corre per la città sul motorino e vuole risparmiare sulla benzina?
Sono riuscita a strappare un 27 (pant pant!)
Grazie a tutti x i vostri consigli e aiuto
Forse tra un po' vi chiedero' aiuto per un'altra tesina. Che sarà di Fisica... vi confesso che in Fisica sono una zappa mostruosa... speriamo bene!
Bene, anch'io di fisica e chimica non ricordo più un granché e dunque non sono stato in grado di valutare in modo appropriato un prodotto presentato in una trasmissione commerciale.
Adesso, lungi dal voler propagandare alcunché, vorrei sottoporre all'attenzione la tipologia di prodotto presentato, le cui caratteristiche sono sintetizzate nei link appresso riportati.
Indipendentemente dalla reale capacità dello specifico apparecchio di realizzare la parte teorica, è quest'ultima che mi interessa.
Mi è sembrato di capire che l'apparecchio dovrebbe operare in base ad un principio fisico e non chimico: dal momento che i passaggi non mi sono chiari, qualcuno è in grado di illustrare in modo semplice ed accessibile la parte teorica descritta nel sito, ammesso che sia plausibile?
Meglio ancora: qualcuno dispone di un simile apparecchio? con quali risultati? è lo stesso, visto che è brevettato, oppure si basa su altri principi? In particolare, è possibile che tubazioni già calcificate possano essere liberate? Thanks.
http://www.antical-rossi.it/comefunz.html
http://www.antical-rossi.it/pdf_italiano/c25fmignon.pdf
http://www.antical-rossi.it/cosaserve.html
Adesso, lungi dal voler propagandare alcunché, vorrei sottoporre all'attenzione la tipologia di prodotto presentato, le cui caratteristiche sono sintetizzate nei link appresso riportati.
Indipendentemente dalla reale capacità dello specifico apparecchio di realizzare la parte teorica, è quest'ultima che mi interessa.
Mi è sembrato di capire che l'apparecchio dovrebbe operare in base ad un principio fisico e non chimico: dal momento che i passaggi non mi sono chiari, qualcuno è in grado di illustrare in modo semplice ed accessibile la parte teorica descritta nel sito, ammesso che sia plausibile?
Meglio ancora: qualcuno dispone di un simile apparecchio? con quali risultati? è lo stesso, visto che è brevettato, oppure si basa su altri principi? In particolare, è possibile che tubazioni già calcificate possano essere liberate? Thanks.
http://www.antical-rossi.it/comefunz.html
http://www.antical-rossi.it/pdf_italiano/c25fmignon.pdf
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$\text { }$ciao ciao
E' la somma che fa il totale (Totò)
$\text { }$ciao ciao
E' la somma che fa il totale (Totò)
io ricordo, anche se in modo impreciso, una analisi fatta da Altroconsumo (rivista tendenzialmente seria e affidabile, sui sistemi di "purificazione delle acque, in uso in molti ristoranti.
il quadro che ne veniva fuori era desolante: la qualità igienica era terribile, molto peggiore dell'acqua dl rubinetto. Il fatto è che questi sistemi necessitano di una manutenzione molto accurata che spesso non viene fatta......
Un altro problema è dato dal fatto che la qualità organolettica dell'acqua (la "bontà percepita") non va di pari passo con la purezza chimica e batteriologica.....
il quadro che ne veniva fuori era desolante: la qualità igienica era terribile, molto peggiore dell'acqua dl rubinetto. Il fatto è che questi sistemi necessitano di una manutenzione molto accurata che spesso non viene fatta......
Un altro problema è dato dal fatto che la qualità organolettica dell'acqua (la "bontà percepita") non va di pari passo con la purezza chimica e batteriologica.....
Enrico
Già di mio tendo ad essere scettico riguardo a proposte miracolistiche.
Non sono particolarmente ferrato in sull'argomento ma l'ipotesi che un passaggio di corrente nell'acqua provochi la formazione di microcristalli di calcite che poi successivamente eviterebbero il formarsi dell'aragonite mi sembra piuttosto fantasiosa.
Io lavoro in una fabbrica che utilizza caldaie e scambiatori di calore per la produzione d'acqua surriscaldata e di vapore (e per diversi anni mi sono occupato in particolare della loro gestione e manutenzione).
Vi posso dire che, se un sistema del genere funzionasse, i costruttori delle caldaie pagherebbero una fortuna per il brevetto: avendolo in esclusiva farebbero chiudere i concorrenti nel giro di pochi anni.
Altro che vendere apparecchietti per uso domestico!
Non sono particolarmente ferrato in sull'argomento ma l'ipotesi che un passaggio di corrente nell'acqua provochi la formazione di microcristalli di calcite che poi successivamente eviterebbero il formarsi dell'aragonite mi sembra piuttosto fantasiosa.
Io lavoro in una fabbrica che utilizza caldaie e scambiatori di calore per la produzione d'acqua surriscaldata e di vapore (e per diversi anni mi sono occupato in particolare della loro gestione e manutenzione).
Vi posso dire che, se un sistema del genere funzionasse, i costruttori delle caldaie pagherebbero una fortuna per il brevetto: avendolo in esclusiva farebbero chiudere i concorrenti nel giro di pochi anni.
Altro che vendere apparecchietti per uso domestico!
Franco
ENGINEER
noun. (en-juh-neer)
someone who does precision guesswork based on unreliable data provided by those of questionable knowledge.
See also wizard, magician
ENGINEER
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someone who does precision guesswork based on unreliable data provided by those of questionable knowledge.
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Bene, si incomincia a delineare un quadro ed ulteriori pareri e notizie sull'argomento sono graditi; in particolare sulla possibilità che una simile apparecchiatura sia in grado di disostruire tubazioni già calcificate: è possibile una cosa del genere?
Mi interesserebbe anche un parere e/o una spiegazione sull'esattezza delle varie formule riportate nel sito e concetti scientifici esposti.
Risposte anche su posta personale, se qualcuno non vuole sbilanciarsi.
Il tutto mi servirebbe per evitare eventualmente di buttare quattrini a vuoto e mettere a soqquadro i locali e l'impiantistica.
Grazie
Mi interesserebbe anche un parere e/o una spiegazione sull'esattezza delle varie formule riportate nel sito e concetti scientifici esposti.
Risposte anche su posta personale, se qualcuno non vuole sbilanciarsi.
Il tutto mi servirebbe per evitare eventualmente di buttare quattrini a vuoto e mettere a soqquadro i locali e l'impiantistica.
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E' la somma che fa il totale (Totò)
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Ne ho sentito parlare tempo fa in questi termini: le particelle di ferro presenti nell'acqua (non gli ioni ferro), magnetizzate per induzione farebbero da centri di precipitazione per la calcite; la sottrazione di ioni calcio dall'acqua porterebbe addirittura alla dissoluzione dei depositi di calcare...
il panurgo
Principio di Relatività: $\mathbb{m} \not \to \mathbb{M} \, \Longleftrightarrow \, \mathbb{M} \not \to \mathbb{m}$
"Se la montagna non va a Maometto, Maometto NON va alla montagna"
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Il tuo problema sono le tubazioni di casa?
Mi sembra molto improbabile (e non uso il termine impossibile solo per pudore) che si tratti di concrezioni di calcare!
Il carbonato di calcio presente in particolare nelle acque "dure" precipita solo ad alte temperature (ebollizione), per evaporazione, oppure in situazioni di lento percolamento o sgocciolamento (le stalattiti delle grotte sono l'esempio più noto).
In casa è possibile trovare "calcare" nelle resistenze di scaldabagni o lavatrici, su rubinetti, sanitari e piastrelle (si deposita quando l'acqua evapora) e, forse, dentro i termosifoni ma sicuramente non dentro le tubazioni sulle quali scorre normalmente acqua fresca.
E' più probabile che si tratti di ruggine o di limo (argilla) arrivato dall'acquedotto.
Mi sembra molto improbabile (e non uso il termine impossibile solo per pudore) che si tratti di concrezioni di calcare!
Il carbonato di calcio presente in particolare nelle acque "dure" precipita solo ad alte temperature (ebollizione), per evaporazione, oppure in situazioni di lento percolamento o sgocciolamento (le stalattiti delle grotte sono l'esempio più noto).
In casa è possibile trovare "calcare" nelle resistenze di scaldabagni o lavatrici, su rubinetti, sanitari e piastrelle (si deposita quando l'acqua evapora) e, forse, dentro i termosifoni ma sicuramente non dentro le tubazioni sulle quali scorre normalmente acqua fresca.
E' più probabile che si tratti di ruggine o di limo (argilla) arrivato dall'acquedotto.
Franco
ENGINEER
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See also wizard, magician
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Qui a Padova l'acqua non è particolrmente dura però le incrostazioni di calcare si formano eccome, specie nei filtri e nei rompigetto dei rubinetti (dove le goccioline d'acqua residue, lentamente, evaporano)
il panurgo
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Io non sono uno specia lista ma un po' di competenza ce l'ho.
Lavoro in uno stabilimento che utilizza ogni anno circa un milione di metri cubi d'acqua e per diversi anni ho seguito gestione e manutenzione degli impianti tecnici.
L'acqua è estratta da pozzi e proviene da una falda acquifera che fluisce attraverso banchi di calcare, quindi è molto dura.
Per l'utilizzo industriale abbiamo demineralizzatori con resine a scambio ionico (producono acqua praticamente distillata per alimentare le caldaie), demineralizzatori ad osmosi inversa (per uso alimentare) e addolcitori per le acque industriali (raffreddamento macchine, acqua calda per lavaggi, ecc.) in quanto le problematiche di incrostazioni sono enormi.
Questi problemi però sono limitati alle sole aree di scambio termico.
Nelle tubazioni (la fabbrica ha oltre 40 anni e capita frequentemente di andare a fare riparazioni o modifiche) il calcare non si deposita. Neppure in quelle che portano l'acqua "grezza" dei pozzi.
Aggiungo un aneddoto che risale a 3-4 anni fa, quando appunto seguivo gli impianti tecnici; non ri riferisce all'acqua ma sempre a prodotti "miracolosi".
Un rappresentante di una nota ditta petrolifera mi chiese un appuntamento e poi venne a presentarmi un certo olio combustibile modificato che, oltre a garantire enormi benefici all'ambiente, consentiva risparmi nei consumi dell'ordine del 30% a fronte di un costo di poco superiore allo standard.
L'ho lasciato parlare una decina di minuti, poi gli ho mostrato le analisi dei fumi delle nostre caldaie dalle quali si poteva calcolare una resa di combustione del 95% e gli ho chiesto come pensavano di poter raggiuncere una resa del 125% utilizzando un olio combustibile addizionato con acqua (tale era infatti la mirabilia!) che notoriamente non ha un potere calorifico molto elevato.
A quel punto mi ha detto che lui era solo un commerciale e che, visto che ero un "esperto", mi avrebbe fissato un appuntamento con l'"ingegnere".
Manco a dirlo, sto ancora aspettando la telefonata.
Ciao
P.S. ma com'è che specia+lista = MAPS?
Lavoro in uno stabilimento che utilizza ogni anno circa un milione di metri cubi d'acqua e per diversi anni ho seguito gestione e manutenzione degli impianti tecnici.
L'acqua è estratta da pozzi e proviene da una falda acquifera che fluisce attraverso banchi di calcare, quindi è molto dura.
Per l'utilizzo industriale abbiamo demineralizzatori con resine a scambio ionico (producono acqua praticamente distillata per alimentare le caldaie), demineralizzatori ad osmosi inversa (per uso alimentare) e addolcitori per le acque industriali (raffreddamento macchine, acqua calda per lavaggi, ecc.) in quanto le problematiche di incrostazioni sono enormi.
Questi problemi però sono limitati alle sole aree di scambio termico.
Nelle tubazioni (la fabbrica ha oltre 40 anni e capita frequentemente di andare a fare riparazioni o modifiche) il calcare non si deposita. Neppure in quelle che portano l'acqua "grezza" dei pozzi.
Aggiungo un aneddoto che risale a 3-4 anni fa, quando appunto seguivo gli impianti tecnici; non ri riferisce all'acqua ma sempre a prodotti "miracolosi".
Un rappresentante di una nota ditta petrolifera mi chiese un appuntamento e poi venne a presentarmi un certo olio combustibile modificato che, oltre a garantire enormi benefici all'ambiente, consentiva risparmi nei consumi dell'ordine del 30% a fronte di un costo di poco superiore allo standard.
L'ho lasciato parlare una decina di minuti, poi gli ho mostrato le analisi dei fumi delle nostre caldaie dalle quali si poteva calcolare una resa di combustione del 95% e gli ho chiesto come pensavano di poter raggiuncere una resa del 125% utilizzando un olio combustibile addizionato con acqua (tale era infatti la mirabilia!) che notoriamente non ha un potere calorifico molto elevato.
A quel punto mi ha detto che lui era solo un commerciale e che, visto che ero un "esperto", mi avrebbe fissato un appuntamento con l'"ingegnere".
Manco a dirlo, sto ancora aspettando la telefonata.
Ciao
P.S. ma com'è che specia+lista = MAPS?
Franco
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Ancora un'annotazione andando nel dettaglio dell'illustrazione del prodotto:
All'inizio dice:
(un mio prof avrebbe detto: "Idee poche ma ben confuse!")
All'inizio dice:
Poche righe più in basso:L’apparecchio elettronico ...., impedisce, durante la precipitazione di carbonato di calcio che avviene in tutti i circuiti idraulici nel 100% dei casi, la formazione di calcite (precipitato di tipica struttura cristallina) e provoca selettivamente la formazione di aragonite (soffice precipitato polveroso). I cristalli di calcite, per la loro forte tendenza ad aggregarsi gli uni agli altri, formano depositi molto duri e compatti e sono i responsabili della formazione e crescita delle incrostazioni calcaree sulle pareti delle condutture. La polvere di aragonite non da luogo ad aggreganti e viene facilmente espulsa dal circuito idraulico, escludendo così ogni possibilità di formazione di incrostazioni calcaree
Ma insomma queste incrostazioni sono di calcite o aragonite?Si è notato che trattando l’acqua con un modesto campo elettrico variabile, usando un apparecchio anticalcare elettronico ...., l’acqua genera per ebollizione, una notevole quantità di cristalli e di calcite romboedrica, che vanno appunto a indebolire la struttura fibrosa della aragonite rendendola inconsistente e permettendo cosa di ottenere il distacco e la naturale eliminazione dei depositi calcarei
(un mio prof avrebbe detto: "Idee poche ma ben confuse!")
Franco
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In effetti,anche se il commerciante avesse detto il vero,la resa non sarebbe stata proprio del 125,eheheheh...(mr.pignoletti colpisce ancora)franco ha scritto:[...]oltre a garantire enormi benefici all'ambiente, consentiva risparmi nei consumi dell'ordine del 30% a fronte di un costo di poco superiore allo standard.
L'ho lasciato parlare una decina di minuti, poi gli ho mostrato le analisi dei fumi delle nostre caldaie dalle quali si poteva calcolare una resa di combustione del 95% e gli ho chiesto come pensavano di poter raggiuncere una resa del 125% utilizzando un olio combustibile addizionato con acqua
Tornando a bomba,l'unica volta che ho sentito parlare di congegni elettrici per la depurazione dell'acqua del rubinetto é stata durante una puntata di Striscia,dove tali aggeggi venivano descritti come puramente ingannevoli e addirittura potenzialmente lesivi per la salute del consumatore...mi unisco quindi a Franco,Pan e Delfo nel sospettare di queste macchinette miracolose.Comunque oggi intendo leggermi con cura la documentazione in proposito per rinverdire le mie stentate conoscenze di chimica inorganica e riparare alla fguraccia oggi commessa di fronte alla prof(eh già,il gruppo butile non é $-CH_2 CH_3 CH_3 CH_3$ ).
Bien,per ora vi saluto... a presto,
Zerinf
Lo scopo principale di una dichiarazione DATA è quello di dare dei nomi alle costanti; anziché inserire ogni volta 3.141592653589793 come valore di $\pi$, con una dichiarazione DATA si può assegnare tale valore alla variabile PI che può essere poi usata per indicare la costante. Ciò rende anche più semplice modificare il programma, qualora il valore di $\pi$ dovesse cambiare.
-Da un vecchio manuale FORTRAN della Xerox
-Da un vecchio manuale FORTRAN della Xerox